Una coppia che riesce sempre ad attirare l'attenzione e lei, quasi quanto lui, è sfrontata e provocatoria, pronta a mostrare al mondo progetti che indignano e che fanno discutere il pubblico. Stiamo parlando di Bianca Censori e di Kanye West, che di modi per far scalpore nel mondo del fashion ne hanno trovati a dozzine.
Proprio Bianca ha portato a Seoul il suo progetto più estremo, quello che sta facendo discutere il mondo: un’installazione-performance in cui “mobili umani” indossano il suo volto e hanno il suo corpo. Le forme della moglie di Ye diventano così parte di un inquietante salotto domestico vivente.
Con il debutto di “BIO POP (THE ORIGIN)”, così si chiama il progetto, l’architetta e artista australiana ha trasformato modelle e manichini in tavoli, sedie e lampade, tutti configurati come proiezioni di se stessa.
Il gioco realizzato è sicuramente disturbante, con riferimenti erotici piuttosto spinti e un design che ha smosso forti critiche da parte del pubblico, che vi ha letto un’oggettificazione del corpo femminile.
La performance è andata in scena l’11 e il 12 dicembre 2025 in uno spazio espositivo di Seoul, dove Censori ha presentato il primo capitolo di un ciclo di lavori dedicati alla dimensione domestica e ai suoi codici nascosti. L’artista ha iniziato in una cucina futuristica, ripresa in un video di circa 14 minuti sul suo sito, dove prepara lentamente una torta che diventa simbolo di offerta e rituale più che di semplice nutrimento.
Dalla cucina la scena si sposta in un soggiorno concettuale, arredato con elementi che ricordano stampelle imbottite e supporti medici, in cui ogni pezzo di arredo integra corpi femminili immobilizzati.
Censori porta la torta nella stanza, la deposita sul tavolo e si accomoda su una “sedia umana”, chiudendo un cerchio simbolico che porta più o meno esplicitamente in luce il servizio domestico, lo spettacolo e il sacrificio del corpo.
“BIO POP (THE ORIGIN)” è solo l’inizio di un progetto a lungo termine: sul sito dell’artista compaiono già i titoli di future installazioni programmate fino al 2032, con nomi come “BIANCA IS MY DOLL BABY”, “GENESIS” e “BUBBLE”, a indicare un percorso narrativo che proseguirà a esplorare il corpo come oggetto, feticcio e architettura.
Il cuore dell’installazione sono i “mobili umani”: donne e manichini mascherati che indossano volti e tratti riconoscibili di Bianca, dalle acconciature ai lineamenti del viso, fino ai bodysuit in lattice che ricalcano le sue silhouette e le sue pose.
Alcune figure sono integrate in tavoli e sedute, altre diventano lampade viventi, con il corpo piegato in posizioni innaturali per sostenere piani, schienali o punti luce.
Il progetto lavora esplicitamente sulla trasformazione della donna in oggetto d’uso, esasperando l’idea di “arredo vivente” fino a renderla disturbante. La stessa Censori ha descritto “BIO POP” come una messa in scena del “corpo nel linguaggio del domestico”, in cui comfort e intimità si rovesciano in costrizione e controllo.
“Bio Pop” Exhibition by Bianca Censori (2025) pic.twitter.com/1aH8tOJe5T
— Outlander Magazine (@StreetFashion01) December 13, 2025
Durante la performance Censori indossa un bodysuit in lattice rosso o color prugna, aderentissimo, con stivali coordinati e dettagli conici. La sua estetica è, come sempre, estrema.
Kanye West, nel frattempo, a detta sua impegnato a sostenere pubblicamente la svolta artistica della moglie, ha seguito lo show dalla prima fila a Seoul. Online, clip e foto del progetto hanno scatenato reazioni polarizzate.
Nel materiale ufficiale del progetto, l’intento dichiarato è quello di mettere in scena il corpo “nel linguaggio del domestico”, mostrando come il corpo – e in particolare quello femminile – venga usato, offerto e confinato dentro ruoli di servizio e di oggetto.
Nei testi che accompagnano “BIO POP” si parla esplicitamente di domesticità, rituale, lavoro e anche di “oggettificazione erotizzata”: l’operazione viene quindi presentata come critica e come messa a nudo di queste dinamiche, non come celebrazione ingenua.
Detto questo, la ricezione è molto divisa: vari commentatori e utenti sottolineano che il risultato visivo resta comunque quello di corpi femminili ridotti a mobili fetish e accusano Censori di replicare l’oggettificazione invece di sovvertirla davvero.
Ecco il video da OutPump:
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *