08 May, 2025 - 00:37

Perché Riccardo Cocciante ha fermato l'esibizione ai David di Donatello?

Perché Riccardo Cocciante ha fermato l'esibizione ai David di Donatello?

Il "bello della diretta" cattura l'imprevisto, l'autenticità di un momento che si svela senza filtri. Un esempio è stato quello di Riccardo Cocciante che nella serata delle premiazioni dei David di Donatello 2025 ha sbagliato le parole della sua canzone. E cos'è successo?

Perché Riccardo Cocciante ha fermato l'esibizione ai David di Donatello? Il video della performance

E così Riccardo Cocciante sul palco ha sbagliato le parole del suo brano "Era già tutto previsto", per questo motivo ha interrotto la performance, si è alzato ed è andato via. Subito è intervenuto il conduttore per l'occasione Mika per riempire il buco, in attesa del ritorno dell'artista sul palco. Cocciante ha poi portato a termine l'esibizione senza più intoppi.

Ricordiamo che in "Parthenope", il film di Paolo Sorrentino, c'è una scena chiave, destinata a rimanere impressa, segnata dalla colonna sonora proprio di "Era già tutto previsto" di Riccardo Cocciante (1975). Questa scelta, che accompagna un momento di svolta per la protagonista, torna anche alla fine, per sottolineare la ciclicità del tempo e della vita, un tema caro a Sorrentino.

Attraverso un velo di rassegnazione e dolore, la canzone racconta la storia di un amore che si è spento. Il protagonista analizza i momenti in cui ha intuito la fine, dalle prime avvisaglie di tradimento fino alla sua svalutazione. L'espressione "era già tutto previsto" racchiude la sua amara presa di coscienza, rievocando un episodio iniziale, un bacio rubato durante un ballo, mentre l'altro era inconsapevole, troppo preso dalla sua autocelebrazione.

La storia di Riccardo Cocciante, dagli esordi ad oggi

La biografia di Riccardo Cocciante è un viaggio tra due culture, quella italiana, abbracciata con il trasferimento a Roma all'età di 11 anni, e quella francese, ereditata dalla madre. Questa doppia identità ha arricchito il suo percorso artistico fin dagli esordi. I suoi primi passi musicali lo vedono esibirsi nei locali romani con il suo gruppo, proponendo inizialmente testi in inglese.

Dopo diverse audizioni, firma con la RCA Talent, debuttando nel 1968 sotto lo pseudonimo di Riccardo Conte, con un 45 giri che non riscuote successo. L'incontro con Mario Simone e Paolo Dossena lo porta alla Delta, dove, con il nome di Richard Cocciante, pubblica nel 1971 "Down memory lane/Rhythm" e il brano "Don't Put Me Down" per la colonna sonora del film "Roma bene".

Una svolta significativa avviene con la collaborazione con gli autori Marco Luberti e Amerigo Paolo Cassella. Cocciante decide di passare all'italiano e firma un nuovo contratto con RCA Italiana. Nel 1972 pubblica, come Richard, l'album concept "Mu", dalle sonorità progressive. L'anno seguente esce "Poesia", questa volta a nome "Richard Cocciante", un album più vicino allo stile che lo renderà famoso, con la title track incisa anche da Patty Pravo, destinata a diventare un suo classico.

Il vero successo arriva con "Bella senz'anima" (1974), contenuta nell'album "Anima", arrangiato da Ennio Morricone e Franco Pisano, che include altri brani notevoli come "Quando finisce un amore" e "Margherita". Gli anni successivi sono costellati di successi come l'album "L'alba" (1975), con l'omonima canzone e "Era già tutto previsto", e "Concerto per Margherita" (1976). ì

Il decennio si chiude con "Riccardo Cocciante" (1978), contenente la celebre "A mano a mano", e "...E io canto" (1979), con "Io canto". Questo periodo segna la fine della sua collaborazione con Marco Luberti. Gli anni Ottanta e Novanta aprono un nuovo capitolo con la collaborazione di Mogol, che firma i testi di album di successo come "Cervo a primavera" (1980), "Cocciante" (1982) con "Celeste nostalgia", e "Sincerità" (1983), registrato con i musicisti dei Toto.

Seguono "Il mare dei papaveri" (1985), con il duetto con Mina in "Questione di feeling", e "La grande avventura" (1987). Dopo un periodo di pausa, vince il Festival di Sanremo nel 1991 con "Se stiamo insieme". Gli anni Novanta vedono la pubblicazione di "Eventi e mutamenti" (1993) e "Un uomo felice" (1994), con duetti con artiste come Mietta e nuovamente Mina.

a sua carriera prende una svolta teatrale nel 1998 con la rielaborazione dell'opera popolare "Notre-Dame de Paris", riscritta da Luc Plamondon, che debutta a Parigi con un enorme successo. Nel 2002 porta in scena a Parigi il musical de "Le Petit Prince". Nel 2007 debutta all'Arena di Verona "Giulietta e Romeo", con testi italiani di Pasquale Panella. Cocciante ha anche collaborato a colonne sonore, come quella di "Toy Story", traducendo e cantando i brani in italiano. Nel 2013 è coach a "The Voice of Italy", vincendo la prima edizione con la sua concorrente Elhaida Dani.

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Samantha Suriani
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