10 May, 2025 - 17:58

Gender pay gap in Italia: quante donne over 50 sono senza lavoro e pensione?

Gender pay gap in Italia: quante donne over 50 sono senza lavoro e pensione?

Il gender pay gap è una realtà che continua a persistere, frutto di secolari disparità culturali e strutturali che ostacolano l’uguaglianza salariale tra uomini e donne.

In Italia, questo divario è particolarmente accentuato, soprattutto tra i lavoratori e pensionati over 50, una fascia di età in cui le disuguaglianze sono più evidenti.

La statistica dell'Istat relativa al 2023 sul tema “Pensione e partecipazione al mercato del lavoro dei 50-74enni” ha evidenziato l'entità di questa problematica.

Le cause del gender pay gap

Il gender pay gap è il risultato di una combinazione di fattori strutturali, culturali e organizzativi. Le cause sono complesse e si intrecciano con discriminazioni invisibili, ma presenti, che permeano il mondo del lavoro.

In particolare, le donne affrontano ostacoli significativi nel progredire professionalmente, a partire dalle difficoltà nel raggiungere posizioni di leadership e responsabilità manageriale. Oggi, fortunatamente, sono molte meno rispetto ad appena una cinquantina di anni fa.

Il dato è particolarmente preoccupante se si considera che l’uguaglianza salariale rimane un obiettivo difficile da raggiungere. Per misurare questa disparità, si confrontano le retribuzioni medie di uomini e donne, mettendo in evidenza quanto le donne guadagnino meno rispetto ai colleghi maschi.

I fattori che alimentano il gender pay gap tra gli over 50 sono molteplici. La difficoltà di accedere a carriere continuative e ben remunerate, unita a periodi di disoccupazione o di occupazione precaria, rappresentano i principali ostacoli.

La discriminazione salariale spesso si manifesta fin dai primi stadi della carriera, impedendo alle donne di raggiungere ruoli di maggiore responsabilità e di ottenere gli stessi compensi dei colleghi maschi.

Inoltre, la maternità e le responsabilità familiari sono frequentemente citati come fattori che contribuiscono alla discontinuità lavorativa femminile. Questi aspetti, purtroppo, non sono sempre riconosciuti o adeguatamente compensati nel mondo del lavoro.

Gender pay gap: qual è la situazione delle over 50

In Italia, il gender pay gap assume dimensioni preoccupanti tra i lavoratori e pensionati over 50. Secondo i dati Istat relativi al 2023 contenuti nel rapporto "Pensione e partecipazione al mercato del lavoro dei 50-74enni" solo il 68,3% delle donne tra i 65 e i 74 anni riceve una pensione, contro l'87,7% degli uomini.

La differenza si fa ancora più marcata tra i 50 e i 64 anni: il 40,5% delle donne di questa fascia di età non è né occupata né beneficiaria di pensione, a fronte del 15,4% degli uomini.

Questi dati evidenziano una disparità che non solo riguarda l'accesso al mercato del lavoro, ma si estende anche alla sicurezza economica nelle fasi più avanzate della vita. Le donne, infatti, presentano carriere più discontinue e tassi di occupazione più bassi rispetto agli uomini, fattori che contribuiscono al gap salariale. Da considerare, inoltre, la poca convenienza delle pensioni anticipate soprattutto per le donne.

Le iniziative dell'UE per combattere il gender pay gap

Nel 2023, l'Unione Europea ha approvato la Direttiva sulla trasparenza salariale, un passo fondamentale per ridurre il gender pay gap e garantire una maggiore equità retributiva tra uomini e donne. La legge impone alle aziende con più di 100 dipendenti di monitorare e pubblicare regolarmente i dati sulle disparità salariali tra i sessi.

In particolare, l'Unione Europea stabilisce che il gap salariale tra uomini e donne non potrà superare il 5%. Se un'azienda presenta un divario superiore, dovrà adottare misure correttive per ridurlo. Le imprese saranno anche obbligate a chiarire come determinano i salari e a garantire che assunzioni e promozioni siano effettuate senza discriminazioni.

Gli Stati membri dell'Unione Europea avranno tempo fino al 2026 per applicare questa direttiva, e le aziende dovranno adattarsi gradualmente. Sono previste sanzioni per le imprese che non rispettano le nuove regole, rappresentando così un cambiamento significativo per garantire salari più equi in Europa.

Conclusioni: verso una maggiore uguaglianza salariale

Il gender pay gap continua a essere un tema centrale nelle discussioni globali sulla uguaglianza di genere e sui diritti delle donne.

In Italia, la situazione rimane critica, soprattutto per le persone di età superiore ai 50 anni, ma le iniziative a livello europeo, come la Direttiva sulla trasparenza salariale, rappresentano una speranza concreta per affrontare questa problematica.

Le politiche di trasparenza salariale e le azioni per ridurre il gender pay gap sono fondamentali per garantire un futuro in cui uomini e donne possano avere pari opportunità e, soprattutto, pari retribuzioni per lo stesso lavoro.

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