Chi pensa che la vita dei parenti dei personaggi noti sia tutta in discesa, non conosce Serena Banzato. Sorella del celebre Don Davide, il prete social "bello come il sole", Serena è un concentrato di energia, grinta e… resilienza da vendere.
Psicologa, sportiva e mamma, ha affrontato un incubo che avrebbe piegato chiunque: una terribile malattia rara, una corsa contro il tempo per salvare la gamba, dieci operazioni e una lotta ancora in corso.
Ma lei? Testarda, tenace e col sorriso di chi sa che la vita, anche quando fa male, va affrontata con il cuore. Scopriamo tutta la sua incredibile storia.
Serena Banzato è molto più della "sorella di". Nata il 29 dicembre 1984 e residente a Terrassa Padovana, Serena è una donna dalle mille risorse. Psicologa infantile, educatrice di nido, sportiva di alto livello (è tesserata per l’associazione podistica Passo Capponi ASD di Bologna), è anche una mamma premurosa e affettuosa.
Ha due bimbi piccoli e una carriera costruita con passione e sacrificio, ma colmata dall'amore dei suoi figli.
Nel 2018 si è laureata in Psicologia presso lo IUSVE, l'Istituto Universitario Salesiano Venezia - Verona e proseguendo gli studi con il Master of Science del CISSPAT, il Centro Italiano Studio Sviluppo Psicoterapia.
Da allora ha svolto numerosi incarichi: dalla psicologia dello sport a quella clinica, passando per lo sviluppo e l’educazione. Una donna determinata, che ha saputo unire mente, cuore e corpo nella sua vita quotidiana. E non ha mai smesso di correre - letteralmente - anche quando il destino ha provato a fermarla bruscamente.
Nel 2018 la vita di Serena ha subito una drammatica battuta d’arresto. Tutto è iniziato con una semplice vescica al piede, che però si è trasformata in qualcosa di ben più grave: un’infezione batterica aggressiva, evolutasi in fascite necrotizzante.
Una diagnosi che fa paura solo a sentirla nominare, e che nel suo caso ha richiesto ben tredici delicatissimi interventi chirurgici per tentare di salvare la gamba.
Uno degli aspetti più toccanti della sua storia è senza dubbio il legame con il fratello Don Davide. I due sono uniti da un affetto profondo, un rapporto solido fatto di sostegno reciproco e grande stima. Davide, spesso emozionato nel parlare di lei, ha più volte definito Serena una fonte di ispirazione.
Durante il difficile periodo della malattia, il sacerdote non ha mai smesso di starle accanto, raccontando pubblicamente il loro viaggio doloroso, condividendo pensieri e preghiere con i suoi numerosi follower.
In occasione del compleanno di Serena, Don Davide ha scritto parole che lasciano il segno:
Una dichiarazione d’amore fraterno che fa comprendere quanto il loro legame vada oltre le parole, diventando rifugio, forza e complicità. Insieme hanno affrontato il dolore, insieme hanno gioito dei piccoli passi verso la guarigione. Un legame che, anche nelle prove più dure, non ha fatto che rafforzarsi.
Nonostante il rischio concreto di perdere la gamba, Serena non si è mai arresa. L’ultimo intervento è stato particolarmente delicato: allungamento del tendine, intervento sulle aderenze, dolori fortissimi e mesi di riabilitazione ancora da affrontare.
Eppure, lei è rimasta in piedi. Anche nei momenti più duri, anche quando camminare sembrava un traguardo irraggiungibile.
Don Davide ha espresso tutta la sua ammirazione: "La sua tenacia, il suo coraggio, la sua fede, la sua forza, la sua fragilità consegnata e affrontata, il suo amore sono stati ogni giorno una testimonianza fortissima per me".
Parole che raccontano il legame profondo tra loro, fatto di affetto, stima e reciproco supporto.
Oggi Serena è una paratriatleta campionessa italiana, un esempio vivente di come si possa cadere e risorgere, più forti di prima. Non ha mai smesso di allenarsi, di seguire i suoi figli, di lavorare con dedizione. Ha fatto della sua esperienza una testimonianza, una forza che ispira e commuove.
La sua storia, seppur segnata da dolore e ostacoli, è anche un inno alla vita. Una dimostrazione che, con fede, coraggio e una famiglia che ti sostiene, anche i momenti più bui possono diventare un nuovo inizio.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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