Proseguono le ricerche di Cristiano Delben, trentottenne scomparso da Trieste in circostanze ignote il 13 maggio 2025.
L’uomo, benvoluto e perfettamente integrato nel tessuto della comunità locale, non fornisce più sue notizie ai familiari da tre giorni.
I parenti sono in forte apprensione per il suo prolungato silenzio e confidano che possa ritornare autonomamente quanto prima.
La denuncia di sparizione è stata regolarmente effettuata agli organi competenti e le ricerche sono attualmente attive.
Tag24 ha intervistato in esclusiva il fratello di Delben e il ristoratore presso cui è avvenuto l’ultimo avvistamento.
Al telefono con Tag24, il fratello di Cristiano ha fornito una descrizione dettagliata del trentottenne e degli indumenti che indossava al momento della scomparsa.
«Ha i capelli corti, castano chiaro, e gli occhi azzurri. È alto un metro e settantotto e ha un fisico atletico» racconta.
«L’ultima volta che è stato visto indossava una maglietta verde, jeans lunghi blu, scarpe da ginnastica e occhiali da sole completamente neri, con lenti scure».
«Era in sella alla sua bici, una gravel-mountain bike leggera di colore bianco, modello Shockblaze, con scritta nera e strisce orizzontali nere e rosse» spiega il fratello.
«È esattamente quella che vedete nella foto che vi ho fornito» aggiunge.
«Aveva con sé anche uno zainetto nero» conclude.
«Verso le 17 del 13 maggio 2025 la sua ex ragazza mi ha scritto, dicendosi molto preoccupata. Mi ha mandato anche diversi messaggi vocali» racconta il fratello di Cristiano.
«Era in apprensione per mio fratello. In quel momento ero con mio figlio, lo stavo andando a prendere a scuola».
Poi aggiunge un dettaglio che ha allarmato l’intera famiglia: «Cristiano ha fatto qualcosa di insolito. Ha lasciato deliberatamente una busta con dentro quattromila euro, intorno alle 15:30, nel suo ufficio».
«In quel momento non era in ufficio. Ha lasciato i soldi a una collega, che poi mi ha contattato dicendo che non c’era nient’altro. Un gesto che, per noi, è stato un chiaro campanello d’allarme».
«Io e Cristiano abbiamo la stessa madre ma padri diversi» aggiunge il fratello. «Ho chiesto di contattare il suo genitore, perché di solito a lui risponde quasi sempre».
«Speravamo riuscisse a mettersi in contatto con lui, ma non avendo lo smartphone con sé, non è arrivata alcuna risposta».
«Per puro caso, mentre riportavo mio figlio a casa, l’ho incrociato — sempre il 13, intorno alle 19:00 — fuori da un bar» racconta il fratello.
«Era appena uscito da quel locale, che frequentava quotidianamente, e si stava allontanando in bicicletta».
«Mi sono avvicinato, anche perché sapevo della busta con i quattromila euro, e gli ho chiesto cosa stesse succedendo. Gli ho detto: “Spero tu non abbia intenzione di farmi colpi bassi o di testa”».
«Lui mi ha rassicurato, dicendo di no, ma io ho insistito. Gli ho chiesto dove fosse il cellulare e ha risposto di averlo perso. In realtà lo aveva lasciato nella casa dove era ospite da un paio di mesi, dopo la rottura con la compagna».
«Mi ha raccontato, purtroppo, una balla. Poi è ripartito, in bicicletta».
«Le sue rassicurazioni, però, sono servite a poco» sottolinea il fratello. «Mi ha detto tutto in modo sobrio, tranquillo, e ha anche salutato mio figlio. Sembrava sereno».
«Non aveva dato segnali di una decisione così drastica, né mostrava grandi instabilità» aggiunge.
«Quando è ripartito in bicicletta mi sono quasi rasserenato. Ma poi, a mente fredda, ho capito che qualcosa non tornava affatto…».
Infine, il fratello di Cristiano ha voluto lanciargli un appello pubblico, nella speranza che decida di porre fine a questo silenzio che dura ormai da 72 ore.
«Cristiano, ti vogliamo bene e lo sai. Siamo molto preoccupati per la tua scomparsa e vogliamo solo sapere che stai bene».
«Sei un uomo adulto, certo, ma non puoi semplicemente sparire. La denuncia è attiva e le forze dell’ordine ti stanno cercando».
«Se si tratta di un allontanamento volontario, ti chiediamo almeno di fare una videochiamata o di presentarti al commissariato di polizia o alla caserma dei carabinieri più vicina, spiegando di aver preso questa decisione».
Tag24 ha raccolto anche la testimonianza della proprietaria del bar abitualmente frequentato da Cristiano, che ha offerto un punto di vista parallelo.
«È un cliente abituale, un bravo ragazzo. Quel giorno era con alcuni amici fino alle 19 a chiacchierare» racconta la donna.
«Aveva vinto una piccola somma di denaro e appariva sereno, persino allegro».
«Nulla lasciava immaginare una possibile scomparsa. Siamo vicini alla famiglia e condividiamo la loro stessa preoccupazione. Speriamo davvero che torni presto e rassicuri tutti», conclude.