Tragico epilogo per Mdallel Rayan, l’adolescente scomparso da Mondragone il 30 gennaio 2025 in circostanze allarmanti.
Il ragazzo si era allontanato dall’abitazione condivisa con la madre e non aveva più fornito sue notizie.
In questi quattro mesi Tag24 ha intervistato a più riprese il genitore del ragazzo e tenuto alta l’attenzione nella speranza di un esito positivo.
La conferma arriva dalla viva voce della mamma, raggiunta telefonicamente dal nostro quotidiano.
“Purtroppo le confermo la dipartita di Rayan”, spiega la madre a Tag24, al telefono con la redazione per la pubblicazione di un prossimo articolo di aggiornamento del caso.
“È stato ritrovato privo di vita vicino Torino, purtroppo non sono ancora a conoscenza delle cause della morte.”
“Siamo addolorati. Sotto shock per quanto accaduto”, conclude.
Sarà il medico legale al lavoro sul caso a decretare le cause della morte del giovane.
Le domande a riguardo sono molteplici e purtroppo poche le risposte, se non nulle.
Le indagini sono ufficialmente attive e le potenziali piste varate dagli inquirenti sono molteplici.
Che si tratti di rapimento, omicidio o di un malore, l’unica certezza è che a un ragazzo è stato portato via il suo diritto più grande: quello di vivere.
La madre di Mdalell Rayan con Tag24 si era interrogata a lungo su dove potesse essersi rifugiato in quei mesi di silenzio.
“Lui ha sempre amato viaggiare, desiderava sentirsi libero…”, aveva confidato, lasciando trasparire un misto di speranza e rassegnazione.
Aveva provato a spiegargli che, fino alla maggiore età, era sotto la sua responsabilità, ma ogni tentativo di fargli comprendere i rischi era risultato vano.
“Si era già allontanato altre volte, una in particolare per due giorni”, aveva precisato.
In quell’occasione, i carabinieri del comando di Mondragone, insieme all’assistente sociale, avevano cercato di fargli capire quanto fosse pericoloso quel tipo di comportamento.
La madre aveva ipotizzato che il figlio potesse trovarsi ospite da amici. Col passare delle settimane, tuttavia, era maturata in lei la convinzione che potesse essere con un adulto.
"Rayan aveva con sé i documenti ma nessuna somma di denaro. Come ha fatto per tutto questo tempo a sostenersi?”, si era chiesta.
Aveva anche segnalato la sua preoccupazione ai carabinieri, ipotizzando che dietro l’allontanamento potesse esserci qualcuno vicino alla famiglia.
“Non saprei dire con certezza chi sia. Ma ricordo a questa persona che così non sta aiutando mio figlio”, aveva dichiarato.
Durante altri allontanamenti precedenti, Rayan si era diretto a Roma e in particolare a Lecce, dove aveva alcune conoscenze.
“Mi parlava di un amico o un’amica, non ricordo con precisione, a cui era molto legato. Indossava un braccialetto in ricordo di questa persona”, aveva raccontato la donna.
Quando il braccialetto era andato perso, lei stessa si era impegnata a ritrovarlo, riuscendoci. “Era davvero felice quando gliel’ho restituito”, aveva ricordato con commozione.
“Mi sembrava assurdo che tutti questi amici non sapessero nulla dei suoi spostamenti. Chiunque lo stesse eventualmente coprendo, dovrà risponderne, a tempo debito, alle forze dell’ordine”, aveva sottolineato con determinazione.