18 May, 2025 - 13:00

Stagione da incubo per la Milano rossonera: il Milan Futuro è in Serie D

Stagione da incubo per la Milano rossonera: il Milan Futuro è in Serie D

Per i tifosi del Milan questa stagione si è trasformata in un incubo calcistico assoluto. Dalla prima squadra, incapace di qualificarsi alle coppe europee e sconfitta in finale di Coppa Italia da un sorprendente Bologna, fino a un’altra notizia che aggrava ulteriormente un’annata già amara: il Milan Futuro, seconda squadra rossonera nata solo dodici mesi fa con grandi ambizioni, retrocede in Serie D. 

Una caduta verticale che sorprende per la velocità con cui è maturata e che solleva interrogativi inquietanti. Come ha potuto un progetto così ambizioso, costato oltre 15 milioni di euro, fallire nel giro di una sola stagione? E cosa non ha funzionato nel tentativo di costruire un ponte concreto tra il vivaio e la prima squadra?

Crollo a Ferrara: il Milan Futuro è in Serie D

Il verdetto è arrivato al termine della gara di ritorno dei playout contro la Spal, che ha avuto la meglio per 2-0 al “Mazza”, ribaltando le speranze di salvezza del Milan Futuro. Dopo aver vinto le tre precedenti sfide stagionali contro gli emiliani, la formazione di Massimo Oddo è crollata nel momento decisivo.

Il primo tempo ha visto i padroni di casa partire fortissimo, sostenuti da uno stadio ribollente di entusiasmo. Dopo un primo squillo di Parigini, respinto da Nava, la Spal è passata in vantaggio al 22’ con un tiro di Awua deviato da Molina. Il Milan accusa il colpo e subisce il raddoppio al 37’: ancora Awua protagonista, questa volta nel ruolo di assist-man per Molina, che trova un sinistro perfetto all’incrocio.

I rossoneri tentano una timida reazione solo nel recupero della prima frazione, con Alesi e Traoré fermati dal portiere Galeotti. Nella ripresa Oddo prova il tutto per tutto inserendo il giovane talento classe 2006 Sia, che ci prova con un bel destro al 55’, ma anche questa volta Galeotti risponde presente. Il resto del secondo tempo è un lento scivolare verso il baratro: il Milan Futuro è in Serie D.

Un colpo pesantissimo: come si riparte dalla Serie D?

La retrocessione rappresenta un duro colpo non solo per il Milan Futuro, ma per tutto il sistema giovanile rossonero. L’U23 era nata con l’obiettivo di creare un contesto competitivo in cui far crescere i migliori talenti della Primavera, accompagnandoli gradualmente verso la prima squadra. La discesa nei dilettanti compromette questa visione, allontanando il Milan dai modelli virtuosi già rodati in Italia da club come Juventus e Atalanta.

Il futuro del progetto è ora appeso a un possibile ripescaggio, tutt’altro che scontato, che potrebbe salvare la categoria, ma non la reputazione di una stagione fallimentare. Per i giovani coinvolti, inoltre, si tratta di un brusco stop nel processo di crescita: una retrocessione del genere rischia di rallentare carriere e demotivare ragazzi che stavano compiendo i primi passi nel professionismo. Intanto, sulla panchina non è escluso un cambio imminente: l’avventura di Massimo Oddo sembra giunta al capolinea, nonostante il tentativo di rianimare una squadra ormai in caduta.

Un bilancio amarissimo e una riflessione necessaria

Mentre a Casa Milan si fa il punto su un’annata piena di delusioni, la retrocessione del Milan Futuro rende ancora più evidente la necessità di un cambiamento profondo. Se il progetto U23 vuole avere un futuro, dovrà essere rifondato con maggiore chiarezza, visione tecnica e una guida stabile. Le fondamenta erano teoricamente solide, ma l’applicazione sul campo ha mostrato gravi crepe: gestione tecnica insufficiente, scelte discutibili e una fragilità mentale emersa nei momenti cruciali.

Per una società come il Milan, che punta a ritornare ai vertici in Italia e in Europa, questi scivoloni non sono più tollerabili. La prossima stagione dovrà essere quella del riscatto, su ogni fronte. Ma per farlo, serviranno scelte forti, idee chiare e la volontà di imparare dagli errori. Anche dai più dolorosi.

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