Si cerca urgentemente Samya Alderigi, diciassettenne scomparsa da Montepulciano, in Toscana, il 16 maggio 2025, in circostanze allarmanti.
L'adolescente si è allontanata da una comunità insieme al figlio di otto mesi e non ha più fornito sue notizie ai familiari.
Il padre, preoccupato, ha denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine e le ricerche della giovane sono ufficialmente attive.
La preoccupazione aumenta di ora in ora e la ragazza potrebbe essere in compagnia di un’altra donna residente nella struttura, madre di due figli.
Una vicenda che coinvolge cinque persone e una domanda fondamentale: dove sono adesso? Stanno bene? C’è qualcuno che sta offrendo ospitalità a entrambe?
Abbiamo intervistato in esclusiva per Tag24 il padre della minorenne, con cui abbiamo ricostruito i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si rammenta che le testimonianze contenute all’interno di questo articolo sono frutto di una comunicazione diretta tra Tag24 e il genitore della ragazza.
«Mia figlia si trovava all’interno di una comunità di Montepulciano, mentre noi siamo residenti a Livorno», racconta il padre di Samya a Tag24.
«Alle 20:18 di venerdì mi ha inviato un messaggio dicendomi: “Babbo, mi manchi e non vedo l’ora di finire il percorso e tornare a casa”».
«Sono un autista presso le Autolinee Toscane ed ero in servizio. Ho letto il messaggio quando ero già in deposito. Ho risposto, ma la comunicazione non è mai arrivata», sottolinea il padre.
«Mia figlia ha diciassette anni, corporatura normale, come in foto, ed è alta un metro e settanta».
«Capelli castani, occhi marroni».
«Non ha piercing, orecchini o tatuaggi: zero, nulla».
«Attualmente il compagno di Samya è in Tunisia. Ci siamo confrontati e mi ha spiegato che non ha avuto sue notizie».
«Anzi, è lui ad averne chieste a noi, ed è preoccupato anche lui», aggiunge.
«Insieme a mia figlia è andata via dalla struttura anche un’altra donna, madre di origine rumena: è scomparsa insieme ai suoi due bambini».
«Crediamo naturalmente che questa correlazione non sia casuale. Posso parlare per mia figlia, per motivi di privacy», afferma.
Tag24 ricorda che ospitare un minorenne senza informare le autorità è un reato punito dalla legge, specialmente se con sé la diciassettenne ha un bambino di appena otto mesi.
«Sottolineo che chiunque ospiti mia figlia non la sta assolutamente favorendo, anzi, la sta danneggiando», dichiara con fermezza il genitore.
«Invito mia figlia o chiunque sia con lei a fare la cosa giusta e presentarsi al comando più vicino dei carabinieri o della polizia nel minor tempo possibile».
«Samija, puoi anche chiamare il servizio d’emergenza al 112 per essere aiutata», conclude l’uomo, lanciando un appello carico di speranza e apprensione.
«Lo smartphone di mia figlia è attualmente spento ed è stato ritrovato all’interno della comunità, dentro una borsa che supponiamo sia la sua», specifica.
«Non è un comportamento tipico di mia figlia, ci siamo sempre sentiti regolarmente», prosegue.
«Le indagini sono attualmente in corso e confidiamo che tutto si risolva rapidamente. La denuncia di scomparsa è stata formalizzata», conferma.
«Sono un’autista presso le Autolinee Toscane e la società mi ha subito dimostrato supporto, così come i miei colleghi…».
«Uno di loro, in un appello che ho condiviso sui social network, ha segnalato un avvistamento presso la stazione dei bus di Montepulciano intorno alle 21:00».
«Gli ho spiegato che si tratta effettivamente di una segnalazione attendibile e che sicuramente è lei», conferma.
«Abbiamo provato a contattare un ragazzo, di origini rumene, su TikTok, ma non sappiamo il motivo, ci ha bloccati».
«Se è a conoscenza di qualche dettaglio, se è correlato alla madre scomparsa insieme a Samija, deve fornirci sue notizie immediatamente».
«Chiunque avesse informazioni chiami immediatamente il servizio d’emergenza al 112, specificando di essere a conoscenza di questa storia».
Infine, il padre della diciassettenne ha voluto appellarsi, mediante Tag24, direttamente alla figlia.
«Piccola mia, facci avere tue notizie subito, siamo tutti preoccupati. Con te c’è anche il mio nipotino», spiega l’uomo.
«Qualunque cosa sia accaduta, ti prego, fai la cosa giusta e innanzitutto chiamaci, dicci che stai bene».
«Nessuno ti amerà mai come noi, ti aspettiamo a braccia aperte: troveremo una soluzione a tutto», conclude.
Non appena la diciassettenne sarà ritrovata, con la rinnovata speranza in una risoluzione positiva del caso e nel rispetto di un’informazione etica, la sua foto verrà prontamente rimossa da questo articolo.
Quando un parente scompare, soprattutto se minorenne, è fondamentale rivolgersi alle forze dell’ordine e a tutti gli enti preposti alla ricerca di persone scomparse, attivando immediatamente ogni canale utile alla diffusione delle informazioni.
Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV è un’associazione che da anni si occupa con dedizione e professionalità di supportare le famiglie coinvolte in questi casi difficili, offrendo un aiuto concreto sia a livello operativo che umano.
L’organizzazione di volontariato ha preso subito a cuore la vicenda di Samya Alderigi, diffondendo tempestivamente sui social network la scheda con l’identikit e la descrizione dell’abbigliamento al momento della scomparsa.
Il pronto intervento della no-profit rappresenta un elemento fondamentale per aumentare le possibilità di ritrovamento in tempi brevi, scongiurando eventuali situazioni di pericolo e contribuendo a una risoluzione positiva del caso.