Il Bologna ha ottenuto una storica qualificazione alla prossima edizione della UEFA Europa League, portando entusiasmo e orgoglio a una piazza che mancava dalle competizioni europee da oltre due decenni. Ma oltre al successo sportivo, la vittoria dei rossoblù in Coppa Italia ha avuto importanti ripercussioni anche sulla distribuzione dei posti europei per le squadre italiane. Ma in che modo?
La squadra allenata da Vincenzo Italiano ha infatti rivoluzionato la lotta per l’Europa. Perché? Secondo il regolamento, oltre alle prime quattro classificate che accedono alla Champions League, la quinta e la sesta ottengono l’accesso all’Europa League, mentre la settima disputa i preliminari di Conference League.
Considerando che due posti sono riservati per la seconda competizione europea per club, è altrettanto vero che uno di questi è già stato conquistato dal Bologna tramite la vittoria in Coppa Italia. Per questo motivo, solo un’altra squadra, ovvero la quinta classificata, è certa di andare in Europa League insieme ai rossoblù. Di conseguenza, sarà la sesta classificata a qualificarsi per la Conference League e non la settima, come normalmente previsto dall’UEFA per il nostro campionato.
In sintesi, la ripartizione dei posti europei per le squadre italiane sarà la seguente:
Il Bologna, che in questa stagione ha partecipato per la prima volta alla Champions League (pur avendo già disputato la vecchia Coppa dei Campioni), ha preso parte alla seconda competizione europea in diverse occasioni: nella stagione 1971/72 è arrivato fino ai sedicesimi di finale; nel 1990/91 ha raggiunto i quarti di finale, venendo eliminato dallo Sporting Lisbona; nella stagione 1998/99 si è fermato in semifinale contro il Marsiglia; infine, nel 1999/2000 è stato eliminato dal Galatasaray.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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