26 May, 2025 - 17:45

Il DL Sicurezza infiamma la Camera e la piazza: insulti in aula e scontri in strada

Il DL Sicurezza infiamma la Camera e la piazza: insulti in aula e scontri in strada

L’approvazione del Dl Sicurezza alla Camera sta infiammando lo scontro tra maggioranza e opposizione, facendo salire la tensione anche nelle piazze.

La giornata campale, per il via libera al nuovo testo varato dal governo Meloni, è iniziata poco dopo le 11,00 di lunedì 26 maggio 2025 nell’Aula di Montecitorio, ed è continuata per tutta la mattinata e il pomeriggio, con un lungo elenco di interventi, quasi tutti delle opposizioni.

Mentre in Parlamento il centrosinistra faceva ostruzionismo al provvedimento, su cui la maggioranza è intenzionata a porre la fiducia per approvarlo in modo rapido, in piazza a Roma cresceva la tensione.

Tensione che è sfociata in violenti scontri durante la manifestazione di protesta organizzata da diverse associazioni contro l’approvazione del decreto, giudicato liberticida e repressivo. Nel corso della protesta in Piazza Barberini a Roma, i manifestanti sono entrati in contatto con le forze dell’ordine, facendo registrare un ferito e qualche contuso. 

Questa la cronaca della giornata.

Dl Sicurezza, la sinistra prende in ‘ostaggio’ il Parlamento: interventi fiume alla Camera

Il dl Sicurezza, il provvedimento varato da governo in Cdm che introduce nuovi reati e imprime una decisa stretta alle misure per la gestione dell’ordine pubblico, è arrivato in Parlamento e come ampiamente previsto, non si è trattato di un debutto indolore.

Le tensioni sono iniziate immediatamente con le proteste del centrosinistra, intervenuto per ribadire le critiche sull’iter seguito in Commissione, che ha imposto la tagliola sugli emendamenti e sulle dichiarazioni di voto.

Il dibattito ha visto una forte opposizione da parte delle forze politiche di minoranza, in particolare Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e +Europa, che hanno contestato duramente il contenuto e il metodo con cui il decreto è stato proposto e discusso. In totale i deputati iscritti a parlare durante la discussione generale sono stati più di trenta, quasi tutti di Pd, M5S, Italia Viva e AVS.

Una discussione fiume durata diverse ore, con il chiaro intento da parte del centrosinistra di fare ostruzionismo al provvedimento che, tuttavia, la maggioranza intende approvare in tempi brevi, nonostante le polemiche, apponendo la questione di fiducia. 

La protesta contro il Dl Sicurezza esplode in piazza: scontri con la polizia e un ferito

La tensione che ha accompagnato fin dagli inizi l’iter di approvazione del Dl Sicurezza, è esplosa oggi nel corso di una manifestazione di protesta partita da Piazza Barberini a Roma e diretta a Piazza della Repubblica.

Associazioni, movimenti e centri sociali sono scesi in piazza per manifestare il proprio dissenso contro il provvedimento, che il Parlamento si accinge a varare. La tensione è sfociata nello scontro quando i manifestanti hanno tentato di superare il cordone delle forze dell’ordine, per dirigersi verso piazza del Parlamento, dove in quel momento si stava discutendo il provvedimento.

I manifestanti, molti dei quali con il volto coperto da caschi e protetti da scudi, si sono scontrati per due volte con le forze dell’ordine che hanno respinto i tentativi di superare le barriere, impedendo al corteo di deviare. Nel corso della colluttazione ci sono state manganellate da entrambe le parti, come documentato dai filmati realizzati dall’inviato di Tag24.it. 

Diversi manifestanti sono rimasti lievemente contusi e uno è stato ferito da una manganellata alla testa mentre cercava di riportare la calma. La situazione dopo poco si è tranquillizzata e il corteo ha continuato il suo percorso verso Piazza della Repubblica.

Il duro botta e risposta tra maggioranza e opposizione

Il dibattito sul decreto sicurezza è molto acceso, con posizioni nettamente contrapposte tra maggioranza e opposizione. Da una parte, esponenti del centrodestra difendono il provvedimento come necessario per garantire l’ordine e la sicurezza; dall’altra, le forze di sinistra lo criticano duramente, denunciandone l’incostituzionalità e la repressione.

La vicesegretaria della Lega, Silvia Sardone ha definito “imbarazzanti le dichiarazioni degli esponenti dei partiti di sinistra” che vogliono bloccare il decreto, sottolineando che ha già permesso sgomberi rapidi e arresti di pericolosi criminali, e ha accusato la sinistra di schierarsi “dalla parte dei delinquenti”, anziché difendere la sicurezza degli italiani. 

Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha parlato di “patetici tentativi di ostruzionismo” e ha sostenuto che il decreto fornisce “risposte concrete ai cittadini”, proteggendo le forze dell’ordine e contrastando violenti e abusivi, mentre accusa la sinistra di appoggiare “gruppi estremisti” e “centri sociali”. 

Dall’altra parte, il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri ha anticipato l'intenzione di fare un “ostruzionismo pesantissimo” contro un decreto “indegno” e ha definito i provvedimenti “decreti spot, delle cose ignobili”. 

Il segretario di + Europa, Riccardo Magi, ha criticato la violenza con cui il governo calpesta le prerogative parlamentari, definendo il decreto un “compendio di orrori giuridici” e sottolineando il ricorso anche alla Corte Costituzionale per contrastarlo.

Sintesi in tre punti dello scontro sul Dl Sicurezza:

  1. Scontro parlamentare acceso: Il Dl Sicurezza del governo Meloni ha acceso un duro confronto in Parlamento, con il centrosinistra che ha fatto ostruzionismo attraverso interventi lunghi e numerosi per ostacolare l’approvazione rapida del decreto, mentre la maggioranza punta a votare la fiducia per accelerarne l’approvazione.
  2. Manifestazioni e scontri in piazza: A Roma, la protesta contro il decreto è degenerata in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con un ferito e diversi contusi durante un corteo da Piazza Barberini a Piazza della Repubblica, a causa del tentativo dei manifestanti di superare i cordoni di sicurezza.
  3. Divari netti tra maggioranza e opposizione: La maggioranza difende il decreto come strumento essenziale per garantire sicurezza e ordine, mentre l’opposizione lo critica come liberticida e incostituzionale, denunciando metodi repressivi e violazione delle prerogative parlamentari, con accuse reciproche.

 

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