27 May, 2025 - 12:45

Naho Azdovich scomparso da Roma il 20 maggio, il figlio: "È in stato confusionale, aiutateci"

Esclusiva di
Tag24
Naho Azdovich scomparso da Roma il 20 maggio, il figlio: "È in stato confusionale, aiutateci"

Si era concluso con lieto epilogo la storia di Naho Azdovich, l'anziano scomparso ad aprile 2025 da un ospedale di Roma.

Purtroppo, l'ottantatrenne si è allontanamento dall'abitazione condivisa con la moglie e non ha più fornito sue notizie ai familiari dal 19 maggio 2025. 

Otto giorni di silenzio, di apprensione e di speranza: il desiderio che ritorni sano e salvo a casa è vivo più che mai nel cuore di tutti i suoi cari.

Tag24 ha intervistato in esclusiva il figlio di Azdovich per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda. 

Naho Azdovich scomparso: l'allontanamento dell'83enne

«Papà si chiama Naho Azdovic, ha 84 anni. Era ospite in una struttura clinica, ma purtroppo è scomparso di nuovo.

«Lo abbiamo visto l’ultima volta il 19 maggio 2025, verso le 11 del mattino, nella zona di Villaggio Breda, a Roma. Da allora non abbiamo più avuto sue notizie».

«A otto giorni di silenzio dalla sua sparizione, è chiaro essere preoccupati, confidiamo però di ritrovarlo sano e salvo».

Identikit e abbigliamento dell'anziano 

«È un uomo molto esile: è alto un metro e cinquantadue, pesa circa 45 chili. Ha gli occhi azzurri, i capelli bianchi e anche dei baffi bianchi ben visibili».

Il giorno in cui è sparito indossava un giubbotto nero, un paio di pantaloni grigi, scarpe nere e un berretto nero.»

«Ha bisogno di cure, porta un catetere e non aveva con sé i documenti quando si è allontanato. Non sappiamo dove possa essere andato, siamo molto preoccupati».

"Ogni informazione può essere utile. Se qualcuno lo vede o sa qualcosa, vi prego: chiamate il 112 o il numero 3881894493, quest'ultimo è il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV che sta seguendo il caso congiuntamente alle forze dell'ordine».

L'uomo deve seguire la sua terapia farmacologica

«Mio padre deve seguire una terapia farmacologica precisa. Potrebbe trovarsi in uno stato confusionale per problemi legati alla sua salute», specifica con voce rotta dalla preoccupazione.

«Chiunque lo avvisti, non abbia timore: è una persona buona, empatica e ha bisogno di aiuto e supporto concreto. Vi chiedo di avvicinarvi, di parlargli con gentilezza».

«Offritegli dell’acqua, magari un pasto caldo, e attendete l’arrivo delle forze dell’ordine. Vi prego, non lasciatelo solo», conclude.

 

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