28 May, 2025 - 13:43

Garlasco, scandalo Santuario della Bozzola: cosa c'entra Chiara Poggi?

Garlasco, scandalo Santuario della Bozzola: cosa c'entra Chiara Poggi?

"Luogo di incontro, cammino e riflessione spirituale": così viene descritto il Santuario Madonna della Bozzola sul sito che ne illustra la storia e le attività. Situato alle porte di Garlasco, punto di riferimento per la comunità pastorale della Lomellina, fu teatro di uno scandalo a luci rosse che, nel 2014, coinvolse l'allora rettore e noto esorcista don Gregorio Vitali.

Una torbida vicenda di presunti abusi sessuali e ricatti che, a distanza di anni, è tornata alla ribalta legandosi all'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto però sette anni prima. Ma esiste davvero un collegamento tra i due fatti?

Lo scandalo a luci rosse nel Santuario Madonna della Bozzola: la vicenda

Tutto ebbe inizio nel 2014, quando un'attività di indagine dei carabinieri di Vigevano, condotta nell'ambito di una rapina, finì per portare alla luce un giro di scandali sessuali e presunti abusi, avvenuti all'interno del Santuario della Bozzola. 

È il 21 giugno: un militare sotto copertura, vestito da prete, assistette alla conversazione di due uomini di origine romena e un inviato del Vaticano, il promotore di giustizia, arrivato dalla Santa Sede per fare luce su presunti ricatti.

I due uomini chiedevano 250mila euro in cambio del silenzio. Sostenevano di essere in possesso di una registrazione audio "compromettente" per don Gregorio Vitali, esorcista e rettore del Santuario, in quanto coinvolto in alcuni atti sessuali. 

Nel corso del tempo, da alcune intercettazioni telefoniche tra i due uomini e il promotore di giustizia, emerse anche l'esistenza di presunte registrazioni video del sacerdote in camera da letto, in compagnia di alcuni giovani. Il Corriere della Sera riporta che le voci parlavano anche di pedofilia: un'accusa però mai dimostrata.

Chi è Don Vitali

Il sacerdote, interpellato su queste pesanti accuse, ammise un solo episodio, scaturito "da un momento di debolezza". Gli fu vietato di celebrare pubblicamente la Messa. I due ricattatori furono in seguito condannati per estorsione. 

Don Vitali era un punto di riferimento per i fedeli di Garlasco. Nel 2007, quindi sette anni prima dello scandalo sessuale, lanciò un appello, rivolgendosi direttamente all'assassino.

virgolette
Si arrenda alla giustizia, non tenga dentro di sé questo segreto enorme. Si costituisca e supplichi la misericordia di Dio affinché abbia compassione per il gesto che ha compiuto

furono le sue parole. Ma cosa c'entra Chiara Poggi con la vicenda a sfondo sessuale di Don Vitali?

La chiavetta USB e il file word "Abusi550"

L'ipotesi suggestiva che i due fatti siano in realtà collegati è stata recentemente avanzata da Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo procedimento per il delitto di Chiara Poggi. Il legale, affermando di aver "fatto un sogno", parla di un sicario che avrebbe ucciso la 26enne perché "sapeva troppo". Anche la trasmissione tv Chi l'ha visto? si è occupata di questa "pista".

Stando a questa ricostruzione - che, è doveroso sottolinearlo, non trova alcun riscontro da parte degli inquirenti - Chiara Poggi sarebbe stata "eliminata" perché aveva scoperto un giro di presunti abusi sessuali legati al Santuario

Un dettaglio, a cui si legherebbe questa teoria, è contenuto in una chiavetta USB in uso alla 26enne, sequestrata dai carabinieri all'epoca del delitto. Si tratta di un file Word, denominato "Abusi550", in cui Chiara Poggi aveva raccolto testimonianze di ragazzi vittime di religiosi. Sembrerebbe quindi che la ragazza stesse facendo ricerche sull'argomento, forse perché aveva scoperto qualcosa e aveva intenzione di "parlare".

Dalla riapertura delle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi sono emerse diverse ipotesi per spiegare il delitto, alcune riprese anche dal passato. Ma restano semplicemente teorie o "sogni", come li definisce Lovati, in attesa di conoscere la verità - se non è quella già acclarata dalla giustizia -  su quanto accaduto a una ragazza di 26 anni, che aveva ancora tutta la vita davanti a sé.

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