28 May, 2025 - 11:20

Gaza, scintille in diretta: Conte accusa il governo Meloni ma Belpietro non ci sta

Gaza, scintille in diretta: Conte accusa il governo Meloni ma Belpietro non ci sta

Ieri sera nello studio della trasmissione “È sempre Carta Bianca”, condotta da Bianca Berlinguer, si è assistito a un acceso confronto tra il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro, entrambi ospiti della trasmissione.

In studio si stava discutendo della tragedia umanitaria, della crisi nella Striscia di Gaza e degli ultimi sviluppi militari dell’offensiva israeliana in Palestina.

La discussione, già molto tesa, è degenerata in uno scontro verbale acceso, scatenato da un attacco diretto di Giuseppe Conte al governo guidato da Giorgia Meloni. Conte ha accusato l’esecutivo di mancare di coraggio nel condannare con chiarezza e fermezza le scelte e le azioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Parole a cui Belpietro ha risposto accusando a sua volta il leader M5S di ‘’speculare” sulla tragedia di Gaza per un tornaconto politico.

Queste reciproche accuse hanno acceso ulteriormente la tensione in studio, dando vita a un botta e risposta incalzante che ha visto protagonisti i due contendenti.

Ecco cosa è accaduto e cosa si sono detti Giuseppe Conte e Maurizio Belpietro.

Gaza, tensione alle stelle tra Belpietro e Conte: “Cinico”; “Non si permetta”

“Il nostro popolo non può sottoscrivere quello che sta succedendo a Gaza solo perché il governo di Netanyahu è di destra. Meloni sta facendo la presidente di un partito”,

ha affermato Giuseppe Conte, puntando il dito contro quella che ha definito una posizione ‘timida’ del governo italiano. Secondo il leader M5S, infatti, l’esecutivo nazionale non sta condannando con sufficiente decisione le azioni di Israele nella Striscia di Gaza, dove si starebbe consumando un vero e proprio “genocidio”.

Di fronte a queste affermazioni, Maurizio Belpietro non ha esitato a replicare duramente, attaccando direttamente l’ex premier:

“Provo orrore di fronte al tentativo di speculare su questa vicenda. Le forniture militari dall’Italia non sono più partite con il Governo Meloni”,

ha dichiarato, sottolineando come, invece, durante il Governo Conte fossero state autorizzate forniture militari a Israele. Citando dati e cifre, Belpietro ha cercato di smontare l’accusa politica rivolta al governo attuale, scatenando la replica del leader pentastellato che ha cercato di intervenire.

 “Non mi interrompa. Lei è tranquillo perché ha trovato un argomento da usare in maniera cinica, quindi mi lasci parlare”. Parole dure, che hanno fatto scattare una risposta immediata di Conte:

 “Il cinismo lo respingo al mittente, non si permetta. Questa è umanità e al di là della politica e del diritto”, ha ribattuto con veemenza.

Il direttore de "La Verità" non si è lasciato intimidire e ha incalzato:

“Non mi risulta che sia umanità quando si fa speculazione, soprattutto quando chi come lei ha votato l’aumento delle spese militari e adesso si scopre stranamente pacifista”.

A quel punto Conte ha rilanciato, evidenziando la gravità del conflitto in corso: “Ma cosa c’entra? C’era lo sterminio che c’è ora?”, ha chiesto, sottolineando la differenza tra la situazione attuale e quella precedente.

La conduttrice Bianca Berlinguer è intervenuto per riportare la calma, ricordando che i fatti citati da Belpietro riguardavano una fase antecedente al 7 ottobre, data in cui la situazione a Gaza ha subito un drammatico peggioramento.

Conte e Belpietro, lo scontro su Gaza e le divisioni che infiammano il Parlamento

Questo acceso confronto tra Giuseppe Conte e Maurizio Belpietro mette in luce quanto il tema della crisi di Gaza sia profondamente divisivo anche all’interno del dibattito politico e mediatico italiano. Divisioni che si sono viste anche questa mattina a Montecitorio, durante l’informativa del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sulla situazione a Gaza e sulle azioni del governo.

La relazione del titolare della Farnesina è stata accolta con scetticismo e proteste da parte dell’opposizione di centrosinistra. Oggi – mercoledì 28 maggio 2025 – i banchi del governo, spesso, vuoti nelle ultime settimane, erano quasi al completo e accanto al vicepremier di Forza Italia, era seduto anche il leader della Lega Matteo Salvini, forse per mettere a tacere le voci di divisioni all’interno della maggioranza di governo.

 

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