La finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain, in programma sabato a Monaco di Baviera, rappresenta per i nerazzurri l’ultima, e forse più importante, occasione per trasformare una stagione altalenante in un’annata da ricordare. Dopo aver detto addio alla Coppa Italia con l'eliminazione nei quarti e aver perso matematicamente il campionato solo pochi giorni fa, l’Inter si aggrappa con tutte le forze al sogno europeo.
Un sogno che ha il sapore della redenzione e che potrebbe regalare una gioia immensa ai tifosi interisti, già in fermento per l’appuntamento. La Champions è il trofeo che può cambiare tutto, cancellare le amarezze e proiettare la squadra di Simone Inzaghi nella leggenda. E per questo, i tifosi non faranno mancare il proprio supporto: sarà un vero e proprio esodo nerazzurro verso la Germania, con una marea di cuori pronti a battere all’unisono per l’Inter.
Circa 40mila tifosi interisti sono attesi a Monaco per la finalissima, in una delle trasferte più imponenti mai organizzate dal popolo nerazzurro. Non tutti avranno il privilegio di assistere alla partita all’interno dell’Allianz Arena, ma questo non sembra scoraggiare nessuno: l’amore per i colori nerazzurri supera ogni ostacolo. Dei 40mila previsti, soltanto 18mila saranno in possesso di un biglietto ufficiale, distribuito dal club ai tifosi più fedeli.
Un numero identico è stato riservato ai sostenitori del Paris Saint-Germain. Tuttavia, stando alle stime riportate dalla Gazzetta dello Sport, altri 30mila biglietti sono stati venduti dalla UEFA tramite lotteria prima ancora di conoscere le due finaliste. Di questi, circa la metà potrebbe essere finita nelle mani dei tifosi interisti, che hanno fatto di tutto per esserci, anche affrontando lunghi viaggi e spese ingenti. A prescindere dalla presenza sugli spalti, migliaia di sostenitori seguiranno la partita dai maxischermi installati in città, trasformando Monaco in una gigantesca curva nord.
Per affrontare il PSG e inseguire la gloria europea, Simone Inzaghi potrà contare sulla rosa al completo, un dettaglio tutt’altro che banale in un finale di stagione spesso segnato da infortuni e affaticamenti. La squadra arriva all’appuntamento decisivo con tutti i suoi uomini chiave disponibili e in buone condizioni fisiche: da Lautaro Martinez, leader tecnico ed emotivo, fino a Nicolò Barella, perno del centrocampo e anima della squadra.
Anche la difesa, guidata dall’esperienza di Acerbi e Bastoni, appare solida e concentrata, pronta a reggere l’urto contro il tridente parigino. Inzaghi ha lavorato meticolosamente in questi giorni per preparare ogni dettaglio tattico, consapevole che il PSG di Luis Enrique è una squadra ricca di talento e ambizione. Ma l’Inter ha già dimostrato, lungo il cammino europeo, di poter competere con chiunque. Dopo aver superato ostacoli difficili nei turni precedenti, ora resta un solo passo da compiere.
Vincere la Champions League significherebbe molto più di un trofeo: sarebbe una rivincita, un coronamento, una pagina storica da scrivere con l’inchiostro nerazzurro. A Monaco si giocherà non solo una partita, ma un’intera stagione. Il PSG è un avversario temibile, ma l’Inter ha dalla sua la forza di un gruppo compatto, l’esperienza internazionale maturata nelle ultime stagioni e soprattutto la passione sconfinata dei suoi tifosi.
Qualunque sarà il risultato, questo appuntamento è già entrato nella storia del club per l’incredibile mobilitazione popolare e per l’emozione collettiva che ha saputo generare. Ma adesso, conta solo il campo. E se i sogni sono fatti per essere vissuti, sabato sera l’Inter avrà l’occasione di trasformarli in realtà.
Potrebbe essere un'Inter più matura quella che si vedrà nella prossima finale: forse anche più solida di quella di due anni fa.