28 May, 2025 - 12:53

Jovanotti: “Mia madre soffriva di depressione. Ho passato la vita a cercare di farla sorridere”

Jovanotti: “Mia madre soffriva di depressione. Ho passato la vita a cercare di farla sorridere”

Jovanotti ha parlato spesso con toccante sincerità di un aspetto molto personale della sua vita: il rapporto con la madre, segnata da una lunga lotta contro la depressione.

In un’intervista a Repubblica e anche a Belve, l’artista ha raccontato quanto quella sofferenza silenziosa abbia segnato la sua infanzia e il suo modo di stare al mondo. "Ho passato la vita a cercare di farla sorridere", ha detto, lasciando intravedere il suo lato più intimo.

Scopriamo di più sulla sua famiglia d'origine.

Le origini di Jovanotti, la depressione di sua madre e la perdita di suo fratello

Quando pensiamo a Lorenzo Cherubini, per tutti Jovanotti, ci vengono subito in mente l'energia travolgente, i concerti oceanici, quella sua capacità unica di far ballare e sorridere intere generazioni.

Ma dietro l'artista solare e instancabile, c'è un uomo che ha attraversato dolori profondi, esperienze che hanno scavato profondi solchi nell'anima e, inevitabilmente, plasmato la sua arte e la sua sensibilità.

Recentemente, ospite del programma "Belve" e anche in un'intervista a Repubblica, Jovanotti ha aperto uno spiraglio su questi aspetti più intimi e sofferti della sua vita, parlando di eventi familiari che hanno lasciato un segno indelebile. 

 

Ecco un estratto della sua intervista a Belve:

Ha raccontato della depressione di sua madre, Viola Cardinali. Un velo di tristezza che lui, fin da bambino, percepiva e cercava di diradare con la sua allegria, con quel desiderio innato di farla sorridere.

"Sono riuscito a farla contenta, anche a ridere," ha confidato, aggiungendo quanto sua madre fosse orgogliosa del suo successo. Ma poi, con una sincerità disarmante, ha ammesso: "Ho notato in lei delle tristezze che mi hanno formato molto."

È come se quel dolore materno, vissuto indirettamente ma con profonda empatia, avesse gettato le basi per una comprensione più profonda della vita, delle sue ombre e delle sue luci, ma anche dell'animo umano.

Poi, c'è stata la tragedia, quella che ti spezza il fiato e ti cambia per sempre: la perdita del fratello Umberto. Un istruttore di volo, Umberto è morto in un tragico incidente aereo nel 2007.

Un dolore immenso, che ha avuto ripercussioni devastanti sulla famiglia e sua madre. Jovanotti ha condiviso un dettaglio straziante riguardo a sua madre dopo quel lutto.

"Quando è morto mio fratello a mia madre si sono seccate le sacche lacrimali, quindi lei non è riuscita a piangere." Un dolore così grande da prosciugare le lacrime, da costringerla a usare un collirio per il resto della sua vita, "perché probabilmente sarebbero state troppe". Sono parole che pesano come un macigno e che ci fanno intuire l'abisso di sofferenza vissuto da lui e dalla sua famiglia.

La sofferenza vissuta si ripercuote sulla sua musica

Questi eventi, la malattia della madre e la scomparsa prematura del fratello, non potevano non lasciare un'impronta profonda in Lorenzo. E la sua musica, quella che amiamo e cantiamo, ne è diventata, in qualche modo, lo specchio.

Non è un caso che due dei suoi brani più intensi e amati siano dedicati proprio a loro. "Le tasche piene di sassi", con la sua melodia struggente e il testo che parla di mancanze e di ricordi, è un omaggio alla madre.

"Fango", invece, con la sua potenza emotiva e quel grido liberatorio, è dedicata al fratello Umberto. Canzoni che non sono solo note e parole, ma veri e propri atti d'amore, testimonianze di un legame familiare fortissimo e del dolore che lo ha attraversato.

Jovanotti ci dimostra come il dolore, anche quello più lancinante, possa trasformarsi. Non scompare, certo, ma può diventare una fonte di ispirazione, una forza creativa che ti aiuta a trovare un senso.

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