Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ride durante l’intervento su Gaza del deputato del PD, Giuseppe Provenzano facendo esplodere la protesta nell’aula di Montecitorio
Come era prevedibile, l’informativa del vicepremier Tajani sul conflitto a Gaza ha fatto salire la tensione in Parlamento. Il nervosismo era palpabile tra i banchi del governo e in quelli dell’opposizione, tanto che la vicepresidente di turno è dovuta intervenire in più occasioni per riportare l’Aula all’ordine, e consentire la conclusione dell’intervento del ministro e le repliche dei deputati.
La relazione del titolare della Farnesina è stata accolta con scetticismo e proteste da parte dell’opposizione di centrosinistra. Oggi – mercoledì 28 maggio 2025 – i banchi del governo, spesso, vuoti nelle ultime settimane, erano quasi al completo per l’occasione. Accanto al vicepremier di Forza Italia, era seduto anche il leader della Lega Matteo Salvini, forse per mettere a tacere le voci di divisioni all’interno della maggioranza di governo, oltre ai ministri Giuli, Calderoli e Pichetto Fratin.
L’informativa di Antonio Tajani sulla situazione della Striscia di Gaza è iniziata con un minuto di silenzio per le vittime palestinesi e israeliane, chiesto dal Ministro degli Esteri.
Nella sua informativa, il capo della diplomazia italiana ha esordito chiedendo a Israele di fermare subito l’offensiva a Gaza, definendo “assolutamente drammatiche e inaccettabili" le forme assunte dalla ‘legittima reazione’ del governo israeliano all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre.
C’è diplomazia nelle parole del ministro che, comunque, esprime parole di condanna verso l’azione del governo di Tel Aviv.
Ha dichiarato Tajani, che ha dovuto interrompere il suo intervento in diverse occasioni a causa delle proteste che arrivavano dai banchi dell’opposizione. Il ministro degli Esteri ha ribadito anche la posizione del governo italiano per la soluzione ‘due popoli, due Stati’, come ‘unica prospettiva possibile per la pace’.
Tajani, infine, ha anche ribadito che per il governo, l’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile.
Gli interventi, che si sono succeduti all’informativa del ministro, sono stati caratterizzati da toni concitati e accesi da entrambi i lati dell’emiciclo. I momenti di massima tensione, tuttavia, si sono registrati quando a parlare erano gli esponenti di centrosinistra.
Un episodio in particolare ha contribuito a far salire la tensione in aula durante l’intervento del deputato del Partito Democratico Peppe Provenzano. Mentre l’esponente dem attaccava il governo, il ministro Tajani avrebbe riso, facendo insorgere l’opposizione.
“Il ministro sta ridendo”, “cosa ridi”. E ancora “Vergogna!”
Una reazione veemente che ha richiesto l'intervento della presidenza che con difficoltà è riuscita a riportare la calma nell'emiciclo.
ha replicato Provenzano quando ha potuto riprendere la parola.
Tajani, poi, uscendo da Montecitorio, a informativa conclusa, avrebbe spiegato di non aver riso, ma che il suo era un sorriso di risposta agli insulti dell’opposizione:
Non si è trattato però dell’unico momento di tensione della giornata. Un altro passaggio delicato si è avuto quando nella sua informativa, in Ministro Antonio Tajani ha fatto riferimento al rischio di una recrudescenza dell’antisemitismo e poi, rivolgendosi verso i banchi dell’opposizione ha detto:
Parole che hanno fatto esplodere la protesta del centrosinistra che non ha gradito il fatto che il ministro si sia voltato nella loro direzione.
“Presidente, dove devo guardare in alto?” ha ribattuto sarcastico Tajani, “Non capisco perché tanto nervosismo”.
Un episodio a cui, successivamente ha replicato nel suo intervento il leader di Avs, Nicola Fratoianni, invitando il ministro a evitare eventuali ‘allusioni pelose e insultanti’ di alimentare l’antisemitismo.
Ha incalzato il leader di Sinistra Italiana.
Ecco una sintesi in tre punti dell’accaduto alla Camera durante l’intervento del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione a Gaza: