Il Manchester City ha vissuto una stagione deludente a dir poco, la peggiore da otto anni a questa parte. La squadra di Pep Guardiola, reduce da un leggendario triplete nella stagione precedente, partiva ancora una volta con i favori del pronostico: favorita in Premier League, in Champions League e in tutte le competizioni in cui era coinvolta.
Eppure, una serie di eventi sfortunati ha rapidamente messo in ginocchio la squadra celeste, condannandola a una stagione senza alcun trofeo. Eliminazione prematura in Champions, niente finale di FA Cup, e un campionato in cui è mancata la continuità.
L'unica gioia, se così si può definire, è arrivata ad agosto con la vittoria della Community Shield, un trofeo minore che Guardiola ha recentemente ricordato con una certa ironia. Infortuni a ripetizione — soprattutto l’assenza prolungata di Rodri, vero motore del centrocampo — hanno lasciato il City vulnerabile e privo di certezze. È stato un anno segnato da errori tattici, mancanza di ricambi all’altezza e una rosa che, improvvisamente, ha mostrato i primi segni di usura.
A fare autocritica è stato direttamente il presidente del club, Khaldoon Al Mubarak, che ha parlato ai canali ufficiali del Manchester City da Abu Dhabi. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: “Guardando alla scorsa estate, credo che avremmo dovuto essere più aggressivi in alcuni dei cambiamenti che dovevamo fare. Non lo abbiamo fatto, e questo ci è costato la stagione” come riporta As.com.
Il patron ha ammesso che il mercato estivo 2024 è stato gestito con troppa prudenza, e che i tentativi di correggere il tiro a gennaio — con quattro acquisti — non sono bastati. La promessa per i tifosi, ora, è quella di un mercato estivo all’insegna dell’ambizione e delle spese folli: “Continueremo a fare il nostro lavoro, con un’idea chiara. Il nostro obiettivo è avere una rosa nuova pronta per il Mondiale per Club”.
Parole forti, che indicano una svolta decisa nella strategia della società: niente più attese, niente più scommesse a basso costo, ma investimenti pesanti per garantire a Guardiola una squadra capace di dominare di nuovo.
Il City non si accontenta di tornare a vincere in patria: la dirigenza vuole costruire una rosa in grado di affrontare a testa alta la nuova edizione del Mondiale per Club, che si terrà nell’estate 2025. Un torneo che rappresenta un obiettivo strategico per il club di Manchester, sempre più proiettato su scala globale. Al Mubarak ha dichiarato che l’intenzione è quella di consegnare allo staff tecnico una squadra rinnovata, affamata e pronta già da inizio stagione.
L’idea è quella di avere tutti i rinforzi a disposizione ben prima dell’inizio del Mondiale, così da evitare gli errori del passato. Sul mercato si fanno già diversi nomi: Florian Wirtz era uno degli obiettivi principali, ma il City si è ritirato dalla corsa. Ora i riflettori sono puntati su altri talenti emergenti, come Rayan Cherki dell’Olympique Lione, che potrebbe rappresentare un’alternativa interessante. In ogni caso, il piano è chiaro: rinforzare ogni reparto, creare una rosa profonda e competitiva, e tornare a dominare sia in Inghilterra che in Europa.
Il Manchester City si trova davanti a un bivio. Dopo anni di dominio incontrastato, questa stagione ha mostrato le prime crepe in un progetto che sembrava invincibile. La reazione del club è stata forte, almeno a parole: ora toccherà ai fatti confermare le intenzioni. La pressione su Pep Guardiola e sulla dirigenza sarà altissima: i tifosi si aspettano risposte immediate, e le aspettative per il 2025 sono elevatissime.
Il Mondiale per Club è più di un semplice torneo: è un’occasione per dimostrare che il City non ha finito il suo ciclo, ma è pronto ad aprirne uno nuovo, ancora più ambizioso. Se le promesse di Al Mubarak si trasformeranno in colpi di mercato concreti, allora i Citizens potranno tornare a sognare in grande. In caso contrario, questa stagione potrebbe essere solo il primo segnale di un lento declino.