Colpita con una pietra sul viso e alla testa: così Martina Carbonaro, 14 anni, originaria di Afragola, nel Napoletano, è stata uccisa dall'ex Alessio Tucci, 18 anni, già reo confesso. Secondo i primi accertamenti, potrebbe essere stata ancora viva quando il suo corpo è stato nascosto sotto detriti e rifiuti in un casolare abbandonato, frequentato in passato da entrambi.
L'autopsia sul corpo di Martina deve ancora essere eseguita. Alcune evidenze, però, sono già emerse. Non è un caso che, nel decreto con cui ha disposto il fermo di Alessio Tucci, il pm parli di "spiccata personalità trasgressiva e incontenibile dell'indagato" e di "forza micidiale" scatenata contro la vittima.
Diversi sono stati i colpi di pietra che, per sua stessa ammissione, le avrebbe sferrato, soprattutto alla testa. Da chiarire, invece, se, come si sospetta, la 14enne fosse ancora viva quando lui l'ha coperta con detriti e rifiuti, nascondendola in un armadio.
I fatti risalgono a lunedì scorso. Martina è stata vista per l'ultima volta insieme a un'amica e ad Alessio nel centro di Afragola: chiacchieravano e mangiavano dello yogurt. C'è anche un video, che li ritrae tutti e tre insieme.
Poi Martina e Alessio restano soli e si dirigono - come avevano già fatto altre volte - verso un edificio diroccato adiacente all'ex stadio "Moccia". Un secondo video, qualche ora dopo, riprende il 18enne uscire da quel luogo da solo. Lei, dopo una relazione di due anni, voleva definitivamente lasciarlo. Decisione che lui non lo accettava.
Un servizio della trasmissione Rai "La Vita in Diretta" - 28 maggio 2025.
Quella sera Alessio sarebbe tornato a casa a lavarsi - abbandonando, non si sa dove, la maglietta bianca che indossava e che, probabilmente, era sporca di sangue - per poi riuscire con gli amici. A chi gli ha chiesto che fine avesse fatto Martina, improvvisamente "scomparsa", avrebbe risposto di essere altrettanto preoccupato, di non avere informazioni.
ha raccontato, sconvolto, Marcello Carbonaro, papà di Martina. "Lo avevamo accolto in casa come un figlio", ha aggiunto la moglie, Fiorenza Cossentino. "Sono stata tradita, presa in giro. Mi ha mentito". Il 18enne, per un crudele scherzo del destino, è stato arrestato proprio davanti ai loro occhi. Interrogato, è poi crollato, ammettendo le proprie responsabilità.
Davanti al gip del tribunale di Napoli Nord, oggi, 30 maggio 2025, ha confermato tutto. "Ha cercato di abbracciarla, lei ha rifiutato e a seguito di questo comportamento l'ha colpita", ha fatto sapere l'avvocato Mario Mangazzo, che lo difende, al termine dell'udienza di convalida del fermo.
In migliaia, nelle scorse ore, si sono stretti al dolore dei familiari della ragazza, partecipando a una fiaccolata organizzata in sua memoria. "L'amore vero non uccide", recitava lo striscione in testa al corteo. Uno "slogan" che è diventato ormai un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, contro i femminicidi.
Domenico Tucci, papà di Alessio, ha intanto chiesto "scusa a tutti". "Mio figlio è un bravo ragazzo", ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti. "Voleva scoprire chi fosse il nuovo ragazzo di Martina [...]. Stavano crescendo insieme, vedere che chattava con un altro lo ha sconvolto".
Parole che hanno suscitato forti polemiche, soprattutto dopo la conferma - da parte dei genitori della giovane - che il 18enne, in passato, l'aveva anche picchiata. Un segnale chiaro, un campanello d'allarme che non doveva essere ignorato.
E che, purtroppo, ha anticipato la tragedia: l'omicidio di Martina, che aveva ancora tutta la vita davanti. L'ennesimo legato al rifiuto, alla gelosia, al possesso. Come quello di Aurora Tila, 13 anni, uccisa anche lei dall'ex.