01 Jun, 2025 - 15:28

Roma, chi è il 18enne fermato per l’omicidio del benzinaio Nahid Miah ad Ardea: “Ha confessato”

Roma, chi è il 18enne fermato per l’omicidio del benzinaio Nahid Miah ad Ardea: “Ha confessato”

Svolta nel terribile omicidio del 36enne benzinaio Nahid Miah, avvenuto in una stazione di servizio di Tor San Lorenzo, frazione di Ardea, sul litorale romano. L'uomo è stato accoltellato lo scorso 27 maggio, in seguito a una rapina, ed è morto prima del trasporto in ospedale.

Nelle scorse ore i carabinieri hanno fermato un ragazzo di appena 18 anni, residente nella zona: le iniziali sono M.A. e si stava nascondendo a Cisterna di Latina. Il giovane ha confessato il delitto e fatto ritrovare l'arma con cui ha ucciso la vittima.

Chi è il 18enne fermato per l'omicidio del benzinaio Nahid Miah a Tor San Lorenzo

Il 18enne M.A., con precedenti, è stato fermato dai militari del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati e della Compagnia di Anzio. Il ragazzo ha confessato l'omicidio. Ha confermato di essere lui il motociclista che, con casco integrale e vestito di nero, aveva colpito con una coltellata al cuore il 36enne, prima di sottrargli 570 euro in contanti.

Il giovane ha condotto gli inquirenti in una zona boschiva di Ardea, permettendo loro di recuperare il coltello a serramanico, con una lama di 16 centimetri, usato per l'omicidio. L'arma era ancora sporca di sangue.

Nello stesso luogo aveva occultato anche il casco e gli indumenti usati il giorno del delitto. Dopo le formalità di rito, è stato portato presso la Casa Circondariale di Velletri ed è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il distributore Toil di Tor San Lorenzo in cui è avvenuto l'omicidio

Le indagini sull'omicidio

Le indagini dei carabinieri sono andate avanti a ritmo serrato: i militari avevano subito sentito diversi testimoni e visionato i filmati degli impianti di video-sorveglianza.

Grazie all'acquisizione delle registrazioni di varie telecamere della zona, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’intero percorso dell’assassino, sia prima che dopo il delitto.

Il ragazzo si era recato presso la stazione di servizio a bordo di una moto Bmw GS 650 bianca, risultata rubata due giorni prima a Roma e ritrovata il 28 maggio in una zona impervia nel comune di Ardea, quasi completamente carbonizzata.

Quindi gli investigatori, concentrandosi proprio sul furto del motociclo, sono riusciti a risalire a tre giovani originari del litorale sud romano, poi risultati estranei alla rapina. Infatti la sera precedente all'omicidio la moto, parcheggiata in strada, era stata rubata a uno dei tre.

Le indagini si sono quindi spostate verso il principale sospettato, con il sequestro di abiti e cellulari anche a persone a lui vicine. L'incrocio delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza, con i dati ricavati dallo smartphone del 18enne, hanno dato risultati tali da far emergere un "grave quadro indiziario" nei suoi confronti.

Chi era Nahid Miah

Nahid Miah, orginario del Bangladesh, si era trasferito ad Ardea da quattro anni, ma prima aveva lavorato a Roma: come cameriere a Conca D'Oro e in un'altra stazione di servizio in via Marconi.

Viveva con la moglie Rita Rahman Bristy e due figli, una bambina di un anno e un bimbo di cinque. Era molto conosciuto nella zona di via delle Pinete, dove è avvenuto l'omicidio. Grande lavoratore, era sempre sorridente e "gentile con tutti".

Aveva scelto l'Italia per dare un futuro alla sua famiglia: era nel nostro Paese dal 2007. La moglie e uno dei fratelli, giunti alla stazione di servizio dopo l'aggressione, hanno avuto entrambi un malore. 

La vedova, distrutta dal dolore, ha dichiarato in un'intervista al Messaggero

virgolette
Tutta la mia vita è andata distrutta in pochi secondi, io sono una mamma, una moglie, volevo solo crescere i nostri figli con Nahid.

Venerdì 30 maggio, a Tor San Lorenzo, decine di persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata in memoria di Nahid Miah: un gesto per chiedere giustizia ed esprimere vicinanza alla famiglia.

 

LEGGI ANCHE