03 Jun, 2025 - 16:56

TikTok, il megafono della disinformazione nell'era digitale

TikTok, il megafono della disinformazione nell'era digitale

Tra algoritmi potenti, contenuti virali e un pubblico giovane, TikTok si conferma un terreno fertile per fake news, propaganda e narrazioni manipolative, con un impatto che si estende dalle elezioni alla politica, dalla percezione della realtà alla salute mentale. 

La disinformazione su TikTok non è un problema soltanto tecnologico, ma culturale. Piattaforme come Bufale.net, Pagella Politica e Facta offrono strumenti per verificare le notizie, ma serve un'alfabetizzazione digitale diffusa.

Ma quant'è grave il problema? E come si muovono i giovani in questo caos informativo? La sua capacità di plasmare opinioni è innegabile, ma la sfida è trasformare gli utenti in cittadini digitali consapevoli, capaci di distinguere tra manipolazione e intrattenimento.

TikTok come mezzo per informarsi: cosa dicono i numeri

Ci eravamo lasciati pensando a TikTok come a una piattaforma dove nascono trend strani (l'Italian Meme Brainrot), come mezzo per fabbricare neologismi accettati dalla Treccani e luogo dove potrebbe combattersi la guerra dei dazi fra Cina e Stati Uniti. Da tempo però è entrata in gioco anche la disinformazione, protagonista di una guerra che vuole conquistare il cuore e le menti dei fruitori di TikTok.

@europeanparliament Context is king! In an era of photos, videos, and voice notes, it is easier than ever to present the facts as something they are not. This is a common tactic used by disinformation spreaders to blur the line between fact and fiction. Here is how to spot when context is being manipulated. #disinformation #facts #europe #europeanparliament ♬ original sound - europeanparliament

La piattaforma domina il panorama digitale, specialmente fra i più giovani. Negli Stati Uniti, il 63% degli adolescenti usa la piattaforma, con il 58% che la apre ogni giorno e il 17% che dichiara di esserne "quasi costantemente" assorbito. In Europa, conta 142 milioni di utenti e in Italia il 68% degli under 20 ha un account TikTok, con una media di 2,4 ore passate sull'app.

Ma non è soltanto una questione di numeri: TikTok è diventato un canale primario di informazione per i giovani, superando spesso i media tradizionali. Il Pew Research Center rivela che tra i 18-29enni americani l'app è utilizzata per notizie, con solo il 32% degli adulti favorevole a un suo divieto, nonostante le preoccupazioni su privacy e sicurezza.

Il motivo? Contenuti video emotivi e brevi. L'algoritmo di TikTok in questo senso sembra essere il migliore in circolazione, estraendo dati e preferenze in tempo reale. In tal modo gli utenti trascorrono in media 34 ore al mese su TikTok, superando così YouTube (28 ore) e Facebook (19 ore e 47 minuti, come scritto nel Digital 2024 Global Overview Report).

L'algoritmo come amplificatore di polarizzazione

Tutto ciò però ha avuto anche ricadute negative: la proliferazione e diffusione di "infotainment" (contenuti che mescolano informazione e divertimento) o di prodotti falsi e manipolati. In quest'ultimo caso agli allarmismi si uniscono alle rassicurazioni riguardo l'alfabetizzazione digitale specie dei più giovani. Gli utenti sarebbero in grado, secondo la docente alla Cornell University Claire Wardle, di non credere a tutto ciò che vedono e di spostarsi anche su altre piattaforme per verificare ciò che è stato detto.

@chooseeurope Disinformation from powerful political and cultural actors worldwide is the invisible virus threatening the health of European democracy ???????? #hybridwar #euro #europeanfederation #eurotok #europeantiktok #chooseeurope #trusteurope ♬ original sound - Europa Caput Mundi

Allo stesso tempo, come ulteriore complicazione al discorso in atto, tanti studiosi hanno indicato che la maggior parte dei contenuti fruiti conferma gli assunti e i pregiudizi che un utente ha già riguardo un determinato argomento. I confirmation bias creano quindi delle bolle informative, che portano una persona a fidarsi della bontà di una notizia perché derivante da una fonte di fiducia.

Secondo un sondaggio Ipsos, il 31% degli under 20 italiani mette like a notizie non verificate, il 7% le condivide. A farlo di più sono le ragazze, nel 61% in più rispetto ai ragazzi.

TikTok naturalmente ha risposto alle accuse e alle critiche ricevute, affermando che nel 2023 solo il 2% dei video pubblicati sono stati rimossi per violazione delle politiche di integrità. Da qui comunque si è attivata una collaborazione con vari fact checker, che però devono fare il conto con un algoritmo che promuove contenuti polarizzanti o falsi.

Dall'Italia agli Stati Uniti, una sfida globale

TikTok è diventato ben presto un campo di battaglia politico, ben sfruttato dalle formazioni di estrema destra presenti in Europa e nel mondo. In Germania, Alternative fur Deutschland (AfD) ha sfruttato la combinazione di contenuti accattivanti e acquisto di bot per spingere i propri messaggi politici soprattutto fra i più giovani.

I discorsi parlamentari sono declinati secondo gli stilemi e le caratteristiche di altri reel di successo, permettendo che il discorso politico risulti meno ingessato e noioso. Politico Europe ha trovato 186 europarlamentari con un profilo attivo su TikTok, la maggior parte dei quali legati a gruppi di destra e di estrema destra: la Lega è presente con le eurodeputate Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri, che discutono delle politiche anti-islamiche e populiste del loro partito.

@regionsnews ♬ original sound - Regions News

La disinformazione russa è stata ben presto oggetto di approfonditi studi e di allarmi lanciati specialmente dalle istituzioni europee. Altre preoccupazioni sono derivate dall'utilizzo del social anche per altri argomenti, come la salute mentale. Molti influencer offrono, secondo un'indagine realizzata dal quotidiano inglese The Guardian, consigli che scientificamente parlando non hanno valore, rischiando di semplificare eccessivamente malattie o disturbi gravi.

I tre punti salienti dell'articolo

  • TikTok è un terreno fertile per la disinformazione, soprattutto tra i giovani - Con 2,4 ore medie al giorno per utente under 20 in Italia, TikTok è diventato una fonte primaria di informazione, ma anche di contenuti falsi e manipolativi. L’algoritmo favorisce contenuti emotivi e polarizzanti, contribuendo a creare bolle informative e confirmation bias.

  • La risposta alla disinformazione non può essere solo tecnologica, ma culturale - Nonostante le collaborazioni con fact-checker e la rimozione del 2% dei contenuti per violazione, il vero problema è l’alfabetizzazione digitale. Le piattaforme di verifica non bastano se gli utenti non sono educati a riconoscere manipolazioni e propaganda.
  • TikTok è usato anche politicamente, soprattutto dall’estrema destra - Dalla Germania all’Italia, molti partiti populisti e di estrema destra hanno colonizzato TikTok con linguaggi accattivanti e strategie di botting, raggiungendo in modo diretto e virale gli utenti più giovani. Anche i contenuti sulla salute mentale sono spesso semplificati e potenzialmente pericolosi.

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