La vicenda della scomparsa di Madeleine McCann, la bambina britannica svanita nel nulla a Praia da Luz (Portogallo) nel maggio 2007, ha avuto una svolta decisiva nel 2020, quando il nome di Christian Brückner è emerso come principale sospettato. Ma chi è davvero quest’uomo e perché le autorità internazionali puntano i riflettori su di lui?
Christian Stefan Brückner nasce il 7 dicembre 1976 a Würzburg, in Baviera. La sua infanzia è difficile: affidato a un istituto, viene poi adottato dalla famiglia Brückner, insieme ad altri due fratelli. L’ambiente familiare è segnato da maltrattamenti psicologici e, già da adolescente, Christian inizia a compiere piccoli furti e atti di vandalismo. Questi episodi lo portano presto all’attenzione delle autorità e, dopo vari passaggi tra istituti per minori, la sua carriera criminale prende una piega sempre più grave.
Brückner non è solo un ladro: già da giovane viene coinvolto in reati a sfondo sessuale. Nel tempo, accumula ben 17 condanne, tra cui pedopornografia, pedofilia, furti, traffico di droga e violenze sessuali. La sua vita è un continuo peregrinare tra la Germania, il Portogallo e altri Paesi europei, spesso sotto falso nome o con documenti falsi. Nel 2005, a Praia da Luz, Brückner si introduce nella casa di una turista americana di 72 anni, la violenta e filma l’aggressione: per questo crimine verrà condannato a sette anni di carcere molti anni dopo, quando le indagini lo collegheranno anche al caso McCann.
La notte del 3 maggio 2007, quando Madeleine McCann scompare dal resort Ocean Club, Brückner si trova proprio in Algarve, a pochi chilometri dal luogo della sparizione. Il giorno dopo, contatta un amico in Germania per fargli registrare la sua Jaguar, un dettaglio che insospettisce gli investigatori. Nel corso degli anni, Brückner si libera anche di un camper giallo e bianco, che sarà successivamente perquisito dagli inquirenti tedeschi alla ricerca di prove.
Il collegamento diretto con Maddie arriva nel 2020, quando un suo compagno di cella, Laurentiu Codin, rivela ai giudici di aver ascoltato una confessione inquietante: Brückner avrebbe raccontato di essere entrato in un appartamento dell’Algarve per rubare, ma non avendo trovato soldi, avrebbe “preso una bambina” e di essersi allontanato rapidamente dopo aver visto la polizia arrivare nella zona. Il racconto coincide con la dinamica della scomparsa di Maddie e aggiunge dettagli che solo chi era presente potrebbe conoscere.
Attualmente, Christian Brückner si trova nel carcere di Sehnde, vicino ad Hannover, dove sta scontando la condanna per lo stupro della turista americana. Il suo rilascio è previsto per settembre 2025, ma potrebbe beneficiare della libertà vigilata prima di quella data. Secondo il suo avvocato, Brückner starebbe valutando la possibilità di fuggire dall’Europa e cambiare identità, magari trasferendosi in un Paese senza accordi di estradizione con la Germania o il Regno Unito. L’avvocato ha anche dichiarato che il suo assistito parla inglese e portoghese, oltre al tedesco, e che potrebbe tentare di rifarsi una vita altrove.
Nonostante le numerose indagini e le dichiarazioni raccolte, Brückner non è mai stato formalmente incriminato per la scomparsa di Madeleine McCann. Il procuratore tedesco Hans-Christian Wolters ha ammesso che, al momento, non ci sono prove sufficienti per un’incriminazione definitiva. Brückner, dal canto suo, si dichiara innocente e sarebbe “molto arrabbiato” per essere stato indicato come principale sospettato. Il suo legale ha persino ipotizzato una causa per diffamazione contro lo Stato tedesco, puntando a un risarcimento milionario.
Oltre al caso McCann, Brückner è stato collegato dagli inquirenti ad altre sparizioni e omicidi di minori in Europa, tra cui quelli di Inga Gehricke in Germania e André Hasee in Portogallo. Se queste ipotesi venissero confermate, ci si troverebbe di fronte a un vero e proprio serial killer che ha agito per anni nell’ombra.
La figura di Christian Brückner resta dunque al centro di uno dei misteri più dolorosi e irrisolti della cronaca internazionale, simbolo di una giustizia che ancora cerca la verità sulla sorte della piccola Maddie.