Madeline McCann - per tutti semplicemente "Maddie" - aveva appena tre anni quando, il 3 maggio 2007, scomparve nel nulla mentre era in vacanza con la famiglia a Praia da Luz, nella regione dell'Algarve, in Portogallo. Nonostante le indagini, non è mai stata ritrovata.
Oggi, a quasi 18 anni dai fatti, la possibile svolta, con nuove ricerche nei luoghi dell'ultimo avvistamento. Il sospetto è che la bimba possa essere stata rapita e uccisa da un uomo tedesco che all'epoca risiedeva in zona, attualmente detenuto per altri reati in Germania.
Il caso della piccola Maddie è stato riaperto, dopo anni di apparente stallo, grazie all'intervento della polizia tedesca, che dal 2020 indica il 47enne Christian Brueckner - con precedenti per reati sessuali - come principale indiziato del rapimento.
All'epoca, l'uomo - oggi detenuto in Germania - viveva a pochi passi dal residence in cui la famiglia della bimba si trovava per le vacanze in Algarve. Di recente, avrebbe confessato a un compagno di cella di essere coinvolto nella vicenda insieme a un'altra persona, "probabilmente la sua ex ragazza".
Laurentiu Codin - questo il nome del detenuto - ha dichiarato che Brueckner gli avrebbe chiesto "se il Dna delle ossa sia rintracciabile sottoterra" e il "favore di bruciare il suo rifugio" una volta che fosse stato rilasciato. "Mi diceva tutte queste cose perché credeva che fossi anche io un pedofilo", ha spiegato.
"Ha detto che ha visto una finestra aperta, che stava cercando dei soldi, non li ha trovati, ha visto una bambina e l'ha presa", ha aggiunto ancora Codin, "riuscendo a dileguarsi prima che la polizia arrivasse sul posto".
Il prossimo settembre, Brueckner avrà finito di scontare la sua pena: la paura è che, tornando libero, possa distruggere eventuali prove. Questo il motivo per cui le ricerche sono riprese serrate.
Il luogo in cui sono in corso le ricerche della piccola Maddie McCann - 3 giugno 2025.
L'area interessata dalle ispezioni è quella dell'ultimo avvistamento di Maddie. Un'area già setacciata in passato, dalla polizia portoghese, che userà ora anche una serie di tecnologie avanzate, tra cui radar per scandagliare il terreno a diversi metri di profondità.
Si cerca all'interno di pozzi, cisterne e ruderi fino a piccoli rurali: luoghi in cui si ritiene possano essere nascosti indizi fondamentali. Elementi che possano definitivamente collegare Brueckner al rapimento (e forse all'uccisione) della bambina.
Qualcosa, negli anni, è già emerso: in un capannone abbandonato acquistato dall'uomo nel 2008, un anno dopo la scomparsa di Maddie, sono stati trovati un hard disk contenente "immagini malate", conversazioni Skype su bambini, vestiti e giocattoli. Non abbastanza, comunque, per inchiodarlo.
Era la sera del 3 maggio 2007 quando Madeleine McCann scomparve nel nulla dal resort Ocean Club di Praia da Luz. I genitori, Kate e Gerry McCann, stavano cenando con una coppia di amici in un ristorante a pochi metri di distanza; mentre lei e gli altri bambini dormivano, gli adulti facevano la spola per controllarli a intervalli regolari.
Poco dopo le 22, la terribile scoperta, fatta dalla madre: Maddie non era più nel suo lettino e la finestra della stanza in cui si trovava insieme ai fratellini era aperta. L'allarme partì subito, ma le ricerche furono compromesse da ritardi ed errori investigativi. Circostanza che nel 2008 - dopo vari buchi nell'acqua - portò le autorità a chiudere il caso.
Nel 2013, grazie all'intervento delle autorità britanniche, le ricerche ripresero, ma senza successo. Avvistamenti, segnalazioni, appelli: nulla è servito per mettere la parola "fine" al giallo. Oggi la nuova speranza - condivisa da molti, in tutto il mondo - di una possibile e finale svolta.