Gli occhi che iniziano a bruciare, il respiro che diventa affannoso, mentre l'acqua della piscina diventa gialla all'improvviso. Cinque bambini sono stati trasportati in ospedale a Roma dopo il bagno di una piscina in zona Borghesiana, alla periferia est di Roma: quattro sono fratelli.
L'incidente è avvenuto lunedì 2 giugno 2025: secondo le prime ricostruzioni, i malori sarebbero legati a un'intossicazione da cloro. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per lesioni e disposto il sequestro della struttura, mentre uno dei minori coinvolti è ancora in gravi condizioni.
I fratellini di 5, 7, 9 e 11 anni, insieme a un'amichetta di 7 anni, stavano trascorrendo qualche ora di divertimento nella piscina di un centro sportivo nel quartiere Borghesiana, periferia di Roma.
A un certo punto l'acqua è diventata di colore giallastro e i bambini, che si trovavano in quel momento all'interno della vasca, hanno iniziato a tossire e ad accusare un malessere diffuso.
La madre dei fratellini, una 36enne, è intervenuta, facendoli uscire dalla piscina, lavandoli e invitandoli a bere acqua. Uno di loro, in particolare, era "piegato dai dolori" e aveva difficoltà a respirare.
La donna ha così chiamato il 112 e tutti sono stati trasportati, in codice rosso, all'ospedale Umberto I di Roma con eruzioni cutanee e difficoltà respiratorie. Stando a quanto emerso, sarebbero stati esposti in modo massiccio al cloro usato per disinfettare l'acqua.
Il padre, un militare, era in servizio alla parata del 2 giugno ai Fori Imperiali e ha ricevuto la telefonata della moglie al termine delle celebrazioni.
Quattro dei cinque bambini sono stati dimessi dopo qualche ora, dopo essere stati sottoposti alle prime cure e agli accertamenti del caso. L'ultimo, di 9 anni, è arrivato in condizioni più gravi rispetto agli altri ed è stato ricoverato in terapia intensiva.
Stando a quanto riferito dal padre, intervistato da Il Corriere della Sera, il piccolo si troverebbe ancora in coma farmacologico. I medici non si sbilanciano, al momento: non è in pericolo di vita, ma potrebbe riportare danni neurologici per inalazione da cloro.
Secondo quanto emerso, si sarebbe tuffato nella parte in cui la sostanza, fuoriuscita dai bocchettoni, aveva formato una patina gialla in superficie.
La procura di Roma ha disposto il sequestro della piscina in via della Capanna Murata e la polizia sta indagando sull'accaduto. Il magistrato - che ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime - ha inoltre richiesto l'analisi dell'acqua.
Sul posto anche la Polizia scientifica per i rilievi e gli ispettori della Asl. L'ipotesi è che si sia verificato un malfunzionamento dell'impianto di pompaggio del cloro, che potrebbe essersi bloccato.
Il responsabile dell'impianto "Imperium Eventi", intervistato dall'Adnkronos, ha sottolineato che
Saranno le indagini a chiarire dinamica e presunte responsabilità della vicenda.