04 Jun, 2025 - 12:02

Chi era Tommaso Zamperoni e perché si è suicidato? Il dramma ad Asolo

Chi era Tommaso Zamperoni e perché si è suicidato? Il dramma ad Asolo

La comunità di Asolo, piccolo centro immerso nel verde della provincia di Treviso, è stata recentemente sconvolta dalla tragica morte di Tommaso Zamperoni, un giovane di appena vent’anni ritrovato senza vita nei pressi della sua abitazione. La notizia ha lasciato sgomenti non solo i familiari e gli amici, ma anche l’intera cittadina, già segnata da un precedente lutto che aveva colpito la stessa famiglia meno di un anno fa.

Chi era Tommaso Zamperoni? Origini e genitori

Tommaso Zamperoni era conosciuto come un ragazzo tranquillo e riservato, molto legato alla famiglia e apprezzato nella comunità di Asolo. Frequentava l’ultimo anno dell’Istituto Martini di Castelfranco Veneto, indirizzo amministrazione, finanza e marketing. Nonostante la giovane età, aveva già affrontato momenti difficili: era stato bocciato una volta e, secondo il padre Roberto, nutriva una certa ansia per l’andamento scolastico, temendo di non riuscire a superare l’anno anche questa volta.

Il padre, Roberto Zamperoni, è una figura nota in paese, vicepresidente della locale sezione Avis, associazione di volontariato molto attiva. La famiglia Zamperoni era già stata colpita da una tragedia: solo nove mesi prima, il fratello maggiore di Tommaso, Edoardo, era morto improvvisamente nel sonno a ventun anni, lasciando un vuoto enorme e un dolore difficile da elaborare.

La tragedia: il ritrovamento e i segnali nascosti

Il dramma si è consumato all’alba, quando Tommaso non è rientrato a casa dopo la consueta camminata mattutina. Era solito svegliarsi presto per percorrere i sentieri montani vicino all’abitazione, una routine che seguiva con costanza anche dopo aver smesso l’attività agonistica sportiva. Non vedendolo tornare, il padre ha iniziato a cercarlo, prima in auto e poi in bicicletta, fino a ritrovarlo senza vita nei pressi di una passerella di metallo sul torrente Muson, poco distante dalla provinciale.

Le prime ricostruzioni delle autorità parlano di un gesto volontario. Non ci sono stati segnali evidenti che potessero far presagire un simile epilogo: Tommaso progettava di raggiungere la fidanzata a Londra e organizzava le vacanze con amici e cugini. Tuttavia, il dolore per la perdita del fratello e la pressione per la scuola sembrano aver scavato dentro di lui una sofferenza silenziosa e profonda, nascosta agli occhi di chi gli stava vicino.

Perché Tommaso Zamperoni si è suicidato?

Il suicidio di Tommaso Zamperoni appare come il tragico esito di un dolore accumulato nel tempo. La morte improvvisa del fratello maggiore aveva segnato profondamente la famiglia, lasciando una ferita che non si era mai rimarginata. Tommaso, pur mantenendo una facciata di normalità, era apparso più chiuso e riservato dopo quella perdita. Il padre ha ricordato che, nonostante le rassicurazioni familiari (“gli abbiamo sempre ripetuto che non aveva importanza se fosse stato bocciato”), Tommaso viveva con un’ansia latente legata all’andamento scolastico.

Questi elementi – il lutto non elaborato, la pressione scolastica, la difficoltà a chiedere aiuto – si sono probabilmente sommati, rendendo insostenibile il peso emotivo che il giovane portava con sé. È una dinamica purtroppo frequente tra i ragazzi che attraversano momenti di fragilità psicologica, soprattutto quando si sommano eventi traumatici e la sensazione di non riuscire a superare le difficoltà.

Come è morto il fratello di Tommaso Zamperoni?

Il fratello maggiore di Tommaso, Edoardo, è morto la scorsa estate a soli 21 anni. Il giovane si è spento nel sonno, a causa di un malore. Le cause esatte del decesso non sono state rese pubbliche.

L’impatto sulla comunità e il tema della salute mentale

La doppia tragedia che ha colpito la famiglia Zamperoni ha avuto un forte impatto su tutta la comunità di Asolo. Le scuole, le associazioni di volontariato e i gruppi di amici si sono stretti intorno ai familiari, organizzando momenti di riflessione e sostegno. La vicenda ha riacceso il dibattito sull’importanza della salute mentale, in particolare tra i giovani, e sulla necessità di intercettare i segnali di disagio prima che sia troppo tardi.

Le autorità locali hanno espresso cordoglio e vicinanza, sottolineando come la perdita di Tommaso lasci un vuoto incolmabile non solo nella famiglia, ma anche tra quanti lo conoscevano e lo stimavano. La speranza è che da questa tragedia possa nascere una maggiore attenzione verso il benessere psicologico dei ragazzi, affinché nessun altro giovane si senta solo di fronte alle proprie difficoltà.

Un dolore silenzioso che chiede ascolto

La storia di Tommaso Zamperoni è quella di un ragazzo come tanti, travolto da un dolore silenzioso e profondo che nessuno aveva saputo cogliere fino in fondo. La sua morte interroga una comunità intera sul valore dell’ascolto, della prevenzione e del sostegno reciproco, affinché tragedie simili possano essere evitate in futuro.

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