04 Jun, 2025 - 15:05

Garlasco, le dichiarazioni della famiglia Poggi: “Basta, Chiara non aveva segreti. Memoria infangata”

Garlasco, le dichiarazioni della famiglia Poggi: “Basta, Chiara non aveva segreti. Memoria infangata”

“Chiara era una ragazza pulita. Basta fango". La famiglia Poggi non ci sta. Oggi, 4 giugno 2025, i genitori della 26enne uccisa hanno deciso di rompere il silenzio: prima attraverso i loro avvocati, poi incontrando i cronisti all'esterno della loro villetta a Garlasco, teatro dell'omicidio avvenuto il 13 agosto 2007.

Rita Preda e Giuseppe Poggi affermano con forza, davanti alle telecamere, che non tollereranno altre falsità sulla figlia Chiara, "che non può difendersi". E ribadiscono quanto già affermato, più volte, in precedenza: per loro la verità è stata già stabilita dalla sentenza della Cassazione che ha condannato Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, a 16 anni di reclusione.

Le dichiarazioni della famiglia Poggi e l'accusa di una "campagna diffamatoria" nei loro confronti

Rita Preda e Giuseppe Poggi, madre e padre di Chiara, chiedono rispetto per il loro dolore e per la memoria della figlia, barbaramente uccisa quasi 18 anni fa. 

Incontrando i giornalisti, hanno denunciato come la memoria della loro figlia sia stata "infangata" da ciò che circola sui social e sugli organi di stampa, smentendo anche le ultime notizie circolanti sul delitto. Quindi, hanno aggiunto, è arrivato il momento di dire basta.

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Siamo disgustati dalle affermazioni che sono state fatte in questi giorni nelle trasmissioni televisive, è squallido. Chiara non aveva misteri né segreti. Non aveva amanti e non aveva due telefoni. La cosa grave è che si facciano insinuazioni su una ragazza che non si può difendere

ha detto la madre, ribadendo che la figlia era una "persona pulita e semplice". 

Il padre ha inoltre denunciato come ora si voglia coinvolgere anche il fratello Marco nella vicenda. Per loro, hanno nuovamente evidenziato, il killer si trova ora in carcere, come stabilito dalla giustizia.

La nota degli avvocati

Prima dell'incontro con la stampa, i legali della famiglia Poggi avevano già diffuso una nota, con cui denunciavano una "campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social" che non stava risparmiando neanche la vittima.

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Ieri sera la trasmissione 'Le Iene' ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false

scrivono gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna. Nelle ultime ore, infatti, sono tornate alla ribalta informazioni già vagliate e verificate in passato, come quella della mail inviata all'amica; o la testimonianza dell'uomo sul presunto amante, che non aveva avuto riscontro.

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La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l'attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l'incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione

si legge ancora nel comunicato. Annunciando "ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara" da parte dei suoi familiari.

Anche la famiglia Cappa dice "basta"

Anche la famiglia Cappa, quella delle gemelle Stefania e Paola più volte nominate in merito alle nuove indagini (pur non essendo mai state indagate, è bene ricordarlo), hanno fatto sapere, tramite una nota, che non tollereranno oltre "pseudo-informazioni" sul loro conto. 

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Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza

si legge nella nota pubblicata dal Corriere della Sera e firmata dagli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino.

Verrà quindi tutelata "la reputazione" della famiglia a fronte di "notizie di carattere diffamatorio", che non hanno nulla a che vedere "con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia".

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