04 Jun, 2025 - 20:55

Affari tuoi, il piatto tipico di stasera 4 giugno 2025

Affari tuoi, il piatto tipico di stasera 4 giugno 2025

Nella puntata di Affari tuoi di mercoledì 4 giugno 2025, il piatto tipico è molto apprezzato, anche se non si tratta di una pietanza: il Verdicchio.

Affari Tuoi 4 giugno 2025, piatto tipico: il Verdicchio delle Marche

Considerato uno dei gioielli dell'enologia italiana, il Verdicchio affonda le sue radici in una storia secolare e continua a conquistare i palati grazie alla sua versatilità e al suo carattere inconfondibile. Un viaggio alla scoperta di questo vino bianco marchigiano, dalle sue antiche origini fino ai moderni processi di vinificazione e agli abbinamenti gastronomici che ne esaltano le qualità.

Le Origini del Verdicchio: Un Patrimonio Marchigiano

Il Verdicchio è un vitigno autoctono delle Marche, coltivato prevalentemente nelle province di Ancona e Macerata. Il suo nome deriva dal caratteristico colore dell'acino, che anche a piena maturazione conserva delle evidenti sfumature verdi, un tratto distintivo che si riflette poi nel calice. Le prime testimonianze scritte che accennano a vini prodotti con uve simili risalgono addirittura al 410 d.C., anche se la sua diffusione e riconoscimento si consolidano nei secoli successivi.

Una teoria affascinante, supportata da recenti analisi genetiche, ipotizza una stretta parentela tra il Verdicchio e il Trebbiano di Soave. Si pensa che il vitigno sia stato introdotto nelle Marche da coloni veneti giunti nella regione verso la fine del Quattrocento, in seguito a un'epidemia di peste, per ripopolare le campagne. Indipendentemente dalle sue precise radici genealogiche, il Verdicchio si è adattato magnificamente al terroir marchigiano, in particolare nelle zone dei Castelli di Jesi e di Matelica, dove ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1968 e, successivamente, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per alcune sue versioni Riserva. Oggi, rappresenta un simbolo indiscusso della viticoltura regionale, apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.

Come è Fatto e Abbinamenti Gastronomici: L'Arte nel Calice

Il Verdicchio è prodotto principalmente con l'omonimo vitigno (minimo 85% secondo i disciplinari di produzione). La sua vinificazione avviene generalmente in bianco, con una pressatura soffice delle uve per estrarre il mosto fiore, seguita da una fermentazione a temperatura controllata, spesso in serbatoi di acciaio inox per preservare la freschezza e gli aromi primari del vitigno. Alcune versioni, soprattutto le Riserve, possono prevedere un affinamento in legno, che conferisce al vino maggiore complessità e struttura, o un periodo di maturazione sulle fecce fini per arricchirne il profilo aromatico e la longevità.

Dal punto di vista organolettico, il Verdicchio si presenta con un colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi verdolini. Al naso offre un bouquet delicato e caratteristico, con sentori di frutta a polpa bianca come mela e pesca, note agrumate, floreali (biancospino, ginestra) e un tipico finale ammandorlato. Al palato è secco, fresco, sapido e armonico, con un retrogusto piacevolmente amarognolo che ne invita un altro sorso.

La sua versatilità lo rende un compagno ideale a tavola. Il Verdicchio giovane e fresco si sposa magnificamente con antipasti di mare, sushi, primi piatti a base di pesce e verdure. Le versioni più strutturate e le Riserve, grazie alla loro maggiore complessità e persistenza, si abbinano egregiamente a piatti di pesce più elaborati, come pesci al forno o in guazzetto, carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) e formaggi freschi o di media stagionatura. Non mancano eccellenti interpretazioni di Verdicchio Spumante, perfetto per aperitivi e celebrazioni, e di Verdicchio Passito, ideale con la pasticceria secca.

 

 

 

 

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