Sarà il Milan di Massimiliano Allegri, meno di Zlatan Ibrahimovic: Ingaggiato dalla dirigenza rossonera, il tecnico toscano avrà un potere gestionale tale da ridimensionare inevitabilmente il ruolo dell’attuale Senior Advisor della proprietà RedBird.
E non sono supposizioni: lo dimostrano i fatti e le operazioni di mercato che stanno prendendo forma attorno al mondo Milan, volute soprattutto dall’ex tecnico della Juventus. Da sempre aziendalista, Allegri si sta ritagliando nel club milanese un ruolo manageriale simile a quello ricoperto da molti allenatori in Premier League, un ruolo che ha già esercitato — per necessità — negli ultimi tre anni alla guida dei bianconeri.
Non è un segreto che Massimiliano Allegri abbia dimostrato, come pochi altri, la capacità di gestire al meglio squadre costruite da altri. Ma è anche noto che, quando decide di incidere sul mercato, ci riesce eccome. In altre parole: se vuole un giocatore, fa di tutto per portarlo a casa. Se invece vuole liberarsene, lo fa senza esitazioni. Bonucci ne è un esempio lampante.
Approdato a Milanello per la seconda volta dopo 11 anni, Allegri ha già le idee chiare su come rafforzare una squadra potenzialmente competitiva, ma che ha fallito sotto altre gestioni.
Il tecnico livornese ha messo nel mirino due suoi ex giocatori particolarmente apprezzati: Adrien Rabiot, da sempre un suo pallino, e Dusan Vlahovic, attaccante che riuscì a trattenere alla Juventus contro il volere della società, che invece avrebbe voluto cederlo per arrivare a Lukaku.
Il suo arrivo in rossonero potrebbe inaugurare un mercato a tinte bianconere, anche perché entrambi i calciatori non solo sono lusingati dal pressing del loro ex allenatore, ma sono desiderosi di rilanciarsi dopo stagioni vissute un po’ in ombra.
Il Milan guarda con decisione al presente, e oggi più che mai l’arrivo di Adrien Rabiot è possibile con un esborso relativamente contenuto: circa 10 milioni di euro per il cartellino. Il centrocampista francese percepirebbe un ingaggio di circa 5 milioni a stagione, per un’operazione complessiva di 25 milioni se spalmata su tre anni.
Più complicata, ma non impossibile, l’operazione Vlahovic. La Juventus non chiede più i 70 milioni investiti tre anni fa per strapparlo alla Fiorentina, ma una cifra intorno ai 25 milioni. A questi vanno aggiunti i 6 milioni netti all’anno di stipendio per tre stagioni, per un costo complessivo che si aggira sui 43 milioni di euro.