06 Jun, 2025 - 17:00

Giordania per la prima volta al Mondiale: quali i successi degli asiatici?

Giordania per la prima volta al Mondiale: quali i successi degli asiatici?

Negli ultimi anni, il panorama calcistico asiatico ha vissuto un’evoluzione sorprendente. Tradizionalmente considerate “outsider”, alcune nazionali stanno riscrivendo la geografia del calcio internazionale. Dopo l’Uzbekistan, che ha conquistato la sua prima storica qualificazione grazie a uno 0-0 contro gli Emirati Arabi Uniti, anche la Giordania ha centrato un traguardo finora inimmaginabile: la qualificazione al suo primo Mondiale di calcio. Questo storico risultato è arrivato al termine di un brillante percorso nel girone asiatico, culminato nella vittoria per 3-0 in casa dell’Oman, dove l’attaccante Ali Olwan ha firmato una strepitosa tripletta.

La qualificazione si è concretizzata definitivamente quando, poche ore dopo, la Corea del Sud ha battuto l’Iraq per 2-0, rendendo matematicamente irraggiungibile la Giordania al secondo posto del gruppo B. Una combinazione di risultati che ha scatenato la gioia di un’intera nazione, fino ad allora ai margini della scena calcistica globale. Quella della Giordania non è stata una semplice cavalcata fortunata, ma il frutto di un percorso graduale e ben costruito negli anni, culminato con una prestazione dominante nella recente Coppa d’Asia e con una solidità tattica che ha impressionato gli osservatori internazionali.

Un record nazionale: i maggiori successi della Giordania

Per comprendere appieno la portata della qualificazione giordana, è utile ripercorrere le tappe principali della sua storia calcistica. La nazionale maschile della Giordania ha fatto il suo esordio internazionale negli anni ’50, ma è solo nel nuovo millennio che ha iniziato a imporsi con continuità in ambito continentale. La prima partecipazione alla fase finale della Coppa d’Asia risale al 2004, e fu già una sorpresa: la squadra riuscì a superare il girone e raggiungere i quarti di finale, risultato ripetuto poi nel 2011.

Il vero salto di qualità è arrivato con la Coppa d’Asia 2023, dove la Giordania ha compiuto un’autentica impresa, spingendosi fino alla finale. Lì si è arresa al più quotato Qatar, ma ha comunque ottenuto il miglior piazzamento della sua storia nella competizione. A questo vanno aggiunti altri risultati degni di nota: due medaglie d’oro ai Giochi panarabi (1997 e 1999), numerose partecipazioni alla Coppa della Federazione dell’Asia occidentale – con tre secondi posti – e una crescita costante nel ranking FIFA. Il successo della squadra è legato anche alla figura del CT Jamal Sellami, capace di costruire una squadra solida, compatta e ben organizzata, che ha saputo reggere la pressione nei momenti decisivi.

Chi parteciperà ai Mondiali 2026: le qualificate oltre la Giordania

Con l’allargamento della Coppa del Mondo a 48 squadre, l’edizione del 2026 – che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico – promette di essere la più inclusiva di sempre. Fino a questo momento, sono già diverse le nazionali ad aver staccato il biglietto per il torneo. Oltre alle tre squadre ospitanti (USA, Canada e Messico), che si sono qualificate di diritto, altre potenze tradizionali e nuove realtà hanno già ottenuto il pass.

Dal continente asiatico si sono qualificate, oltre alla Giordania e all’Uzbekistan, anche il Giappone, l’Iran e la Corea del Sud – da anni colonne portanti del calcio asiatico. La Corea del Sud ha chiuso il proprio girone al primo posto, confermando la propria forza con una vittoria netta contro l’Iraq. Anche la Nuova Zelanda, proveniente dalla zona Oceania, ha ufficializzato la propria partecipazione, in attesa dei prossimi turni che completeranno il quadro delle squadre partecipanti. Il torneo si preannuncia quindi ricco di nuove storie da raccontare, con nazionali desiderose di sorprendere.

Una nuova era per la Giordania: tra storia e futuro

La qualificazione al Mondiale 2026 segna l’inizio di una nuova era per la Giordania calcistica. Per la prima volta, il Paese potrà vivere l’esperienza di una Coppa del Mondo, confrontandosi con il meglio del calcio mondiale su un palcoscenico che catalizza l’attenzione di miliardi di persone. È un’occasione irripetibile per far crescere ulteriormente il movimento calcistico nazionale, investire sulle nuove generazioni e accrescere l’interesse interno verso questo sport.

La reazione della popolazione è stata entusiastica: festeggiamenti spontanei hanno invaso le strade di Amman, mentre i media locali parlano di “orgoglio nazionale”. La squadra di Sellami non sarà probabilmente tra le favorite, ma ha già conquistato qualcosa di ben più importante: il rispetto e la possibilità di ispirare. Il calcio, ancora una volta, si conferma linguaggio universale e strumento potente per unire, sognare e credere in qualcosa di grande. E per la Giordania, il sogno è appena cominciato.

 

LEGGI ANCHE