06 Jun, 2025 - 18:55

Rateizzazione delle cartelle esattoriali: cosa puoi e non puoi dilazionare

Rateizzazione delle cartelle esattoriali: cosa puoi e non puoi dilazionare

L'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha aggiornato la guida per la nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali. In base alle disposizioni normative contenute nell’articolo 19 del DPR n. 602/1973, successivamente modificato dal D.Lgs. n. 110/2024, possono essere rateizzate le somme dovute relative a crediti iscritti a ruolo. Ci sono, tuttavia, poche eccezioni o casi in cui è prevista una diversa adozione.

Cartelle esattoriali: cosa puoi davvero rateizzare (e cosa no)

I contribuenti che si trovano in periodi di difficoltà economica possono richiedere la dilazione dei debiti esattoriali, alleggerendo così il peso totale del debito, che altrimenti sarebbe richiesto in un’unica soluzione.

Purtroppo, alcune cartelle esattoriali che non sono rateizzabili a causa di specifiche condizioni normative, soggettive e oggettive. Conoscere cosa è dilazionabile permette di alleggerire il carico fiscale, sanando la propria posizione debitoria con pagamenti distribuiti su più anni. In questo modo, l’importo dovuto si trasforma in rate più piccole da versare regolarmente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, secondo quanto stabilito nel piano di rateizzo.

Quali somme possono essere rateizzate nelle cartelle esattoriali?

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione specifica che è possibile richiedere un piano di rateizzo per le somme iscritte a ruolo, ossia i carichi affidati all’agente della riscossione che derivano da atti emessi dagli enti creditori, scaduti e non saldati.

Nello dettaglio, secondo il D.Lgs. n. 110/2024, possono essere rateizzati i debiti relativi a:

  • avvisi di accertamento esecutivi dell’Agenzia delle Entrate;
  • avvisi di addebito INPS;
  • atti esecutivi degli enti locali.

I crediti possono provenire da:

  • Amministrazioni statali;
  • Agenzie istituite dallo Stato;
  •  Autorità amministrative indipendenti;
  •  Altri enti pubblici previdenziali o enti creditori (come Comuni, Regioni, ecc.)

Chi può richiedere la rateizzazione dei debiti fiscali?

Possono richiedere un piano di dilazione tutti i contribuenti, persone fisiche o giuridiche, che abbiano debiti iscritti a ruolo. è però indispensabile trovarsi in una temporanea situazione di difficoltà economico-finanziaria.

Non è invece possibile accedere alla rateizzazione se si è in condizioni che impediscono il pagamento, come:

  • liquidazione giudiziale;
  • accordi di ristrutturazione del debito;
  • piani per la composizione della crisi da sovraindebitamento.

Limiti e condizioni per la rateizzazione delle cartelle

I contribuenti che desiderano pagare a rate le cartelle esattoriali devono presentare un’apposita istanza. È fondamentale sapere che le condizioni per accedere alla dilazione di pagamento variano in base all’importo del debito e al numero di rate desiderate.
In particolare:

Per debiti fino a 120.000 euro:

  • fino a 84 rate (se la richiesta viene fatta nel 2025 e 2026): è sufficiente presentare una dichiarazione che attesti una temporanea difficoltà economica.
  • fino a 96 rate (se la richiesta viene fatta nel 2027 e 2028).
  • fino a 108 rate (a partire dal 2029 in poi).

Per le cartelle esattoriali il cui importo è inferiore o uguale a 120.000 euro, ma per le quali si richiedono da 85 a 120 rate, è indispensabile che il contribuente certifichi la comprovata difficoltà economico-finanziaria.

Per somme iscritte a ruolo che superano i 120.000 euro, è sempre richiesta una certificazione documentata della difficoltà economica, indipendentemente dal numero di rate.

In caso di  peggioramento delle condizioni economiche, il contribuente può richiedere la rimodulazione del piano di rateizzo, a condizione che non sia subentrata la decadenza o che siano già state concesse proroghe.

Quando la rateizzazione non è ammessa dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione?

Non tutti i debiti iscritti a ruolo possono essere rateizzati. Fortunatamente, si tratta di poche circostanze specifiche che impediscono la dilazione dei pagamenti. Ecco quali sono:

  • debiti già oggetto di rateizzazione decaduta dopo il 16 luglio 2022: se avevi già rateizzato delle cartelle esattoriali e sei decaduto dal piano di dilazione per non aver rispettato le scadenze, non puoi richiedere una nuova rateizzazione per lo stesso debito. Se invece la domanda di rateizzazione era stata presentata prima del 15 luglio 2022, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ammette una nuova richiesta solo dopo aver regolarizzato le rate scadute e non pagate;
  • crediti non dilazionabili per legge: alcuni crediti, per loro natura, non possono essere rateizzati. È il caso, ad esempio, delle violazioni doganali specifiche o dei recuperi di aiuti di Stato incompatibili;
  • debiti oggetto di “Rottamazione-ter” o “Saldo e Stralcio”: i contribuenti decaduti dai benefici di queste misure dopo il 2020, se non hanno aderito alla Rottamazione quater”, non potranno dilazionare le somme dovute.

 Riepilogo sulla Rateizzazione delle Cartelle Esattoriali: Domande Frequenti

La rateizzazione delle cartelle esattoriali è un’opzione importante per chi ha difficoltà economiche e vuole dilazionare i pagamenti dei debiti fiscali. Di seguito sono esposte cinque domande chiave con risposte chiare per capire cosa si può fare e quali sono i limiti.

  1. Posso rateizzare qualsiasi debito iscritto a ruolo? No. Solo i debiti provenienti da amministrazioni statali, enti pubblici e simili possono essere rateizzati, ma esistono eccezioni come alcune violazioni doganali o debiti già oggetto di altre misure agevolative.
  2. Tutti i contribuenti possono richiedere la rateizzazione? Sì, sia persone fisiche sia giuridiche possono fare richiesta, ma devono trovarsi in una situazione di temporanea difficoltà economica per poter accedere alla dilazione.
  3. Posso sempre scegliere il numero di rate per dilazionare il debito? No. Il numero di rate massimo varia in base all’importo del debito e all’anno in cui si presenta la domanda, con limiti più stringenti per importi più elevati e la necessità di certificare la difficoltà economica in certi casi.
  4. È possibile modificare il piano di rateizzazione in caso di peggioramento della situazione economica? Sì, si può chiedere la rimodulazione del piano di pagamento, purché non si sia decaduti dal beneficio o siano già state concesse proroghe.
  5. Posso chiedere una nuova rateizzazione se sono decaduto da una precedente? No, non immediatamente. Se la decadenza è avvenuta dopo il 16 luglio 2022, non è possibile richiedere una nuova dilazione per lo stesso debito fino a quando non vengono regolarizzate le rate scadute.

 

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