Maurizio Crozza è l'unico sopravvissuto della satira italiana, con la sua ironia intelligente, tagliente, super partes e quel talento teatrale e senso critico inconfondibile, lui è un maestro nel far sorridere nonostante i malumori dei cittadini verso la classe politica.
Dagli esordi nella sua Genova, dove ha mosso i primi passi tra palco e cabaret, fino ai grandi show in prima serata come Crozza Italia e Fratelli di Crozza, il suo percorso è stato segnato da intuizioni brillanti e imitazioni diventate memorabili.
Ma cosa si sa del suo lato più riservato? Scopriamo i dettagli nell'articolo.
Maurizio Crozza ha mosso i primi passi nel mondo della televisione nei primi anni '90, grazie a programmi satirici di culto su Rai 3 come "Avanzi" e "Tunnel", entrambi condotti da Serena Dandini.
In "Hollywood Party" (1996), sempre su Rai 3, celebrava in chiave parodistica il centenario del cinema, dividendo la scena con il suo gruppo comico, i Broncoviz, di cui faceva parte anche la moglie Carla Signoris.
Ecco un video dell'epoca, grazie al canale Anniefog:
Dopo lo scioglimento dei Broncoviz, la carriera solista di Crozza ha preso il volo. Nel 1996 è approdato a Italia 1 nel celebre "Mai dire gol" della Gialappa’s Band, dove fino al 2000 ha messo in mostra le sue straordinarie doti di imitatore.
Eccolo con i Gialappi:
Il ritorno in Rai nel 2001 lo ha visto protagonista in "Quelli che… il calcio" e "La grande notte del lunedì sera" con Simona Ventura.
Nel 2005 ha affiancato Adriano Celentano in "Rockpolitik". Ma è stato nel 2007 l'anno della svolta: LA7 gli ha offerto il suo primo one-man show, "Crozza Italia".
Parallelamente, dal 2007 al 2014, ha curato la seguitissima copertina satirica di "Ballarò" su Rai 3, commentando con la sua tagliente ironia, l'attualità politica. Il successo su LA7 è proseguito con "Italialand" (2011) e "Crozza nel Paese delle Meraviglie" (dal 2012).
Oltre a tre partecipazioni come ospite al Festival di Sanremo (2004, 2013, 2017), dal 2014 al 2017 ha realizzato la copertina del talk show "Dimartedì" con Giovanni Floris.
Dal 2019, scaduto il contratto con LA7, si è trasferito sul canale Nove con "Fratelli di Crozza", ennesima evoluzione dei suoi spettacoli. Tra il 2017 e il 2019 è stato anche ospite fisso di Fabio Fazio a "Che fuori tempo che fa".
Eccolo interpretare uno dei personaggi più riusciti, il presidente De Luca:
Maurizio Crozza ha interpretato circa 200 personaggi, tra imitazioni e creazioni originali.
Nato a Genova il 5 dicembre 1959, nel quartiere di Borgoratti, Maurizio Crozza è il maggiore di quattro fratelli.
Nel 1980 ha conseguito il diploma alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova.
I suoi primi passi sul palcoscenico lo hanno visto cimentarsi con il teatro classico, in ruoli e spettacoli ben distanti da quelli che, in seguito, lo avrebbero contraddistinto e consacrato al grande pubblico: il maestro della satira.
La vera svolta arriva con la frequentazione del Teatro dell’Archivolto di Genova. È qui che, insieme ad altri talentuosi comici genovesi, dà vita ai Broncoviz, un gruppo destinato a lasciare il segno.
Della compagnia facevano parte, oltre a Crozza, nomi come Marcello Cesena, Ugo Dighero e Mauro Pirovano. Tra loro spiccava anche Carla Signoris, che dopo alcuni anni sarebbe diventata sua moglie.
Già conosciuta ai tempi del liceo, Carla da collega si trasforma prima in fidanzata e poi, nel 1991, in moglie.
Da questa solida unione sono nati due figli, Giovanni e Pietro. Carla Signoris ha costruito una brillante carriera come attrice, muovendosi con disinvoltura tra cinema, teatro e televisione.
Pur essendo specializzata in ruoli comici, che le calzano a pennello, non ha mai esitato ad affrontare anche parti più serie, eccellendo anche in questi ruoli.
L'abbiamo potuta apprezzare, per esempio, in Diamanti, di Ozpetek. Lì ha interpretato Alida Borghese, un'attrice di teatro alla costante ricerca di approvazione.
Anche il figlio Giovanni sembra aver ereditato la passione di famiglia, manifestando l'intenzione di seguire le orme dei genitori.