Colpo di scena sulla panchina della nazionale italiana: Claudio Ranieri non sarà il prossimo ct degli azzurri. Una decisione a sorpresa arrivata in mattinata, quando l'ex tecnico della Roma ha comunicato la sua volontà di non sposare il progetto della FIGC. Nelle ultime ore l'ipotesi Ranieri sembrava sempre più concreta ma, alla fine, si è risolto tutto con un nulla di fatto. Evidente la preoccupazione tra i tifosi italiani, che speravano nel sì di Ranieri e nell'avvio immediato del nuovo ciclo.
Il dirigente giallorosso ha preso in considerazione diversi aspetti e ha scelto di dire no all'Italia. A questo punto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sarà obbligato a trovare una valida alternativa in fretta, dato che la nazionale non può permettersi di temporeggiare. Ma perchè Ranieri ha rifiutato la panchina della nazionale? Ecco i motivi della sua scelta.
La Roma aveva aperto al doppio ruolo di Ranieri, che avrebbe potuto svolgere l'incarico di dirigente giallorosso insieme a quello di ct della nazionale. Alla fine, però, a fare la differenza è stata la volontà dell'allenatore. Il 73enne ha ritenuto più opportuno non forzare la mano e concentrarsi unicamente sulla nuova avventura alla Roma, in maniera tale da viverla al meglio. La conferma è arrivata dallo stesso Ranieri, che ha parlato ai microfoni dell'Ansa.
Come sostenuto dallo stesso Ranieri, si tratta di una scelta unicamente personale. L'ex allenatore aveva già dato la sua parola ai Friedkin e non ha voluto correre il rischio di sprecare troppe energie per la panchina della nazionale. L'avventura azzurra gli avrebbe tolto tempo e idee, costringendolo a sacrificare il ruolo da dirigente giallorosso. Ranieri ci ha riflettuto a lungo e, alla fine, ha ritenuto più opportuno dedicarsi al progetto che gli stava maggiormente a cuore. D'altronde il 73enne è sempre stato un uomo molto razionale e ha ribadito la sua pragmaticità anche in questa decisione.
Dopo il rifiuto di Ranieri, Stefano Pioli rimane il candidato numero uno per la panchina azzurra. L'ex Milan era già in corsa ma diventa ora il nome preferito del presidente Gravina, che farà di tutto per portarlo a Coverciano. In ogni caso ci attendono giorni frenetici e di massima incertezza, con l'avvicinamento ai Mondiali che si complica ulteriormente.