12 Jun, 2025 - 17:00

Edin Dzeko può tornare in Italia: chi lo vuole?

Edin Dzeko può tornare in Italia: chi lo vuole?

Edin Džeko è uno di quei nomi che non hanno bisogno di presentazioni. Classe 1986, l’attaccante bosniaco ha lasciato un segno profondo nel calcio italiano, in particolare con le maglie di Roma e Inter. Alla Roma ha giocato per sei stagioni, dal 2015 al 2021, diventando il terzo miglior marcatore della storia del club con 119 reti in 260 presenze. Oltre ai gol, ha conquistato i tifosi con il suo stile elegante, la capacità di far salire la squadra e l’intelligenza tattica. All’Inter, pur con un minutaggio inferiore rispetto al passato, ha avuto un ruolo importante nella stagione 2020-21 e poi ancora nel biennio successivo, contribuendo alla conquista di una Serie A, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.

Dopo l’esperienza nerazzurra, nel 2023 Džeko ha scelto di trasferirsi in Turchia, al Fenerbahçe, dove ha dimostrato ancora una volta di essere un attaccante di caratura internazionale. Ora, con il contratto in scadenza, si profila per lui una nuova opportunità: tornare in Serie A per un’ultima avventura italiana. 

Bologna-Džeko: trattativa in corso, ma serve il via libera societario

La trattativa tra il Bologna ed Edin Džeko è concreta e in fase avanzata, ma non ancora definita. L’operazione, condotta da Giovanni Sartori – responsabile dell’area tecnica – in collaborazione con l’agente del giocatore Alessandro Lucci, prevede un contratto annuale con un costo complessivo di circa 5 milioni di euro tra stipendio e commissioni. Una cifra che, considerata l’esperienza e il rendimento recente dell’attaccante, viene ritenuta accettabile sul piano tecnico.

Il progetto è sostenuto dall’intera area sportiva del club: oltre a Sartori, anche Marco Di Vaio e il neoallenatore Vincenzo Italiano si sono detti favorevoli all’operazione. Džeko rappresenterebbe non solo un rinforzo di grande spessore in vista della Champions League, ma anche una guida per i tanti giovani presenti in rosa. Tuttavia, la decisione finale spetta alla dirigenza amministrativa: l’amministratore delegato Claudio Fenucci e il presidente Joey Saputo devono ancora dare il via libera, soprattutto per ragioni legate alla coerenza con la filosofia societaria.

Il Bologna, infatti, ha costruito il suo recente successo puntando su talenti emergenti, valorizzandoli e generando plusvalenze. L’arrivo di un veterano come Džeko rappresenterebbe una scelta in controtendenza, e proprio questo punto sembra generare qualche riflessione all’interno della società. Non è tanto il costo dell’operazione a fare discutere, quanto piuttosto l’impatto che potrebbe avere sull’equilibrio strategico del progetto rossoblù.

Un’annata da protagonista al Fenerbahçe: numeri e leadership

L’ultima stagione di Džeko con la maglia del Fenerbahçe è stata a dir poco brillante. In 46 presenze ufficiali tra campionato e coppe, l’attaccante ha realizzato 25 gol e fornito 9 assist, dimostrando di essere ancora decisivo ai massimi livelli. Ha guidato l’attacco con carisma, diventando rapidamente uno dei leader dello spogliatoio e uno degli idoli della tifoseria turca.

Anche se il Fenerbahçe non è riuscito a vincere il titolo, la sua stagione individuale è stata ampiamente sopra le aspettative, certificando la sua competitività anche oltre i 38 anni. Džeko ha saputo adattarsi ai ritmi intensi della Super Lig e agli schemi di gioco proposti dagli allenatori turchi, alternando fasi di regia offensiva a incursioni in area da finalizzatore puro. 

Džeko divide, ma può fare la differenza

L’arrivo di Edin Džeko al Bologna potrebbe rappresentare il colpo di esperienza perfetto per una squadra che vuole confermarsi ai vertici dopo l’incredibile qualificazione alla Champions League. La società si trova ora di fronte a un bivio: da un lato l’ambizione di competere su più fronti con una guida esperta in campo, dall’altro la volontà di non tradire una filosofia fondata sulla crescita e valorizzazione dei giovani talenti.

La palla passa ora alla dirigenza: se arriverà il via libera da Saputo, il popolo rossoblù potrà sognare con un attaccante che, anche a quasi 40 anni, continua a fare la differenza. Il “Cigno di Sarajevo” è pronto a planare ancora una volta sulla Serie A.

 

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