La Regione Sardegna lancia una nuova strategia per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni, puntando sul sostegno alla natalità come leva di rilancio sociale ed economico.
Con un provvedimento appena approvato, la Giunta regionale introduce un bonus mensile per le famiglie che vivono o scelgono di trasferirsi nei centri con meno di 5.000 abitanti: 600 euro al mese per il primo figlio nato, adottato o in affido, e 400 euro per ogni figlio successivo, fino al compimento dei cinque anni.
In questo articolo, vediamo subito a chi spetta, come funziona e come fare la domanda.
Ripartire dai più piccoli per dare nuova vita ai borghi in via di spopolamento: è questa la strategia messa in campo dalla Regione Sardegna per contrastare l’abbandono dei piccoli centri.
La Giunta regionale ha approvato un nuovo pacchetto di misure semplificate che prevede contributi economici destinati alle famiglie con figli nati, adottati o in affido: il bonus bebè. Un bonus che si va ad aggiungere a quello nazionale della carta dei nuovi nati.
Il sostegno è rivolto a chi risiede, o sceglie di trasferirsi, in Comuni con meno di 5.000 abitanti.
Un incentivo concreto pensato per favorire la natalità e incentivare il ripopolamento delle aree interne dell’isola.
Possono fare richiesta del contributo i nuclei familiari, compresi quelli con un solo genitore, che rispettano tutte le seguenti condizioni:
A partire da quest’anno, il nuovo piano di sostegno alla natalità prevede che i fondi vengano distribuiti ai Comuni in due tranche di pari entità. Il trasferimento delle risorse sarà effettuato solo dopo una verifica aggiornata basata sui dati Istat relativi al numero di bambini residenti nei piccoli centri, con riferimento al primo gennaio 2025.
Il contributo economico alle famiglie diventerà operativo a partire dalla seconda metà del 2025 e, come si legge sul sito della Regione Sardegna prevede un assegno mensile di:
Ad accelerare l’adozione di queste misure contro lo spopolamento è stato l’allarme lanciato dai numeri: nel 2023, la Sardegna ha registrato il tasso di natalità più basso d’Italia, con appena 4,9 nascite ogni mille abitanti, ben al di sotto della media nazionale di 6,7. Un dato preoccupante che ha spinto l’amministrazione regionale a intervenire con azioni concrete a sostegno delle famiglie e della rinascita dei piccoli paesi.
Per accedere al bonus natalità previsto dalla Regione Sardegna, le famiglie interessate dovranno presentare domanda al Comune in cui risiedono o in cui intendono trasferirsi.
Ogni Comune coinvolto pubblicherà appositi avvisi pubblici a sportello, e anche coloro che hanno già beneficiato della misura negli anni precedenti dovranno partecipare per confermare di avere ancora i requisiti.
La Regione Sardegna ha varato un nuovo bonus per incentivare le nascite nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Le famiglie riceveranno 600 euro al mese per il primo figlio e 400 euro per i successivi, fino ai 5 anni di età.
Il contributo sarà attivo dal secondo semestre del 2025. Potranno accedere al beneficio anche i nuclei monogenitoriali che rispettano determinati requisiti, tra cui la residenza stabile nel piccolo comune per almeno cinque anni.
La misura nasce per contrastare il drastico calo delle nascite, che in Sardegna ha toccato nel 2023 il minimo nazionale.