Strange Darling su Prime: spiegazione del finale pieno di colpi di scena e ambiguità

Il thriller Strange Darling, disponibile su Prime Video, ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso… e un bel po’ di domande. Il suo finale enigmatico ha diviso le opinioni del pubblico.

Ma cosa significa davvero? In questo articolo analizziamo gli indizi per capire il messaggio nascosto dietro l’ultima scena.

Spiegazione del finale di Stranger Darling, su Prime Video

Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer ufficiale, grazie a FilmIsNow:

Ami i thriller psicologici che giocano con la mente? Allora non puoi perderti Strange Darling, perché è una perla rara.

Uscito in sordina, questo piccolo gioiello indipendente sta finalmente trovando il suo pubblico grazie allo streaming e sta trascinando gli spettatori in un labirinto brutale di inganni.

Scritto e diretto da JT Mollner, il film si presenta come la "storia vera" di un prolifico serial killer, ma è un depistaggio fin dall'inizio. La sua vera forza sta proprio in questo: nella sua narrazione non lineare, un puzzle che costringe a mettere in discussione ogni scena.

All'apparenza, la trama sembra seguire un canovaccio classico: una giovane donna (Willa Fitzgerald), ferita e terrorizzata, è in fuga da un uomo violento e armato (Kyle Gallner).

I primi minuti ci mostrano una caccia spietata, ma i titoli dei capitoli che appaiono sullo schermo ("Capitolo 2", "Capitolo 5") ci avvertono subito che l'ordine degli eventi è stato volutamente stravolto.

Tornando indietro, scopriamo che l'incontro tra i due è nato da una richiesta bizzarra.

La donna, che si fa chiamare Lady, ha proposto all'uomo, un poliziotto sposato noto come Demon, un gioco di ruolo BDSM: lui avrebbe dovuto impersonare un assassino, e lei la sua vittima, con la parola di sicurezza "Mr. Snuffleupagus" come unico vero segnale di stop. 

Lui acconsente e dimostra una sorprendente premura quando lei usa la safe word. Ma è tutto un inganno. È qui che il film ribalta ogni nostra certezza.

È Lady la carnefice?

Lady non gli ha offerto cocaina, ma ketamina. Una volta che lui sviene, lei lo lega al letto e lo tortura, incidendogli sul petto le iniziali "EL". La maschera cade: non è lui il mostro. È lei, la "Electric Lady", la vera serial killer che lui, il poliziotto, stava cercando di catturare.

Da questo momento, la caccia si inverte. Demon riesce a liberarsi e a ferirla, dando il via a un inseguimento brutale che ci riporta alle scene iniziali.

Lady, però, è una maestra nel manipolare le apparenze e nello sfruttare il suo aspetto da vittima.

Ed è così che trova rifugio in una casa isolata, abitata da una coppia di anziani eccentrici e complottisti, ossessionati dalla leggenda del Sasquatch.

Darle ospitalità è un enorme errore. La crudeltà senza filtri della donna emergerà prepotentemente quando ucciderà senza pietà l'uomo che cerca di aiutarla.

Lady uccide Demon in un modo assurdo e crudo

Demon riesce a raggiungerla e, dopo una lotta sanguinosa, riesce ad ammanettarla. Ma anche quando sembra sconfitta, Lady ha un ultimo asso nella manica: usa uno spray anti-orso e gli stacca un pezzo di giugulare con un morso, lasciandolo morire dissanguato mentre lei si ricompone nel ruolo della vittima indifesa, in attesa dell'arrivo della polizia.

Il finale è un capolavoro di cinismo.

Quando i rinforzi arrivano, la poliziotta crede subito alla sua storia, mentre il collega maschio non ci casca.

La sua messinscena viene smascherata solo quando l'anziana superstite cerca di avvertire gli agenti. A quel punto, Lady rivela la sua vera natura, uccidendo la testimone e il poliziotto.

Ma perché lo fa? Perché uccide? La sua agghiacciante giustificazione è che  a volte, al posto delle persone, lei vede dei "diavoli".

Ma la sua scia di morte si conclude con un'ironia spietata. Mentre cerca di adescare un altro "buon samaritano" per fuggire, scopre che questa volta la sua preda è preparata.

L'uomo le spara per legittima difesa, ed "Electric Lady" muore dissanguata sul sedile del passeggero, vittima del suo stesso gioco.