Le campagne elettorali sono sempre più spesso considerate delle battaglie in cui tutto è lecito pur di avere la meglio sull'avversario di turno. Secondo la Procura di Genova, l'ex assessore alla sicurezza del capoluogo ligure Sergio Gambino si sarebbe piegato a questa logica.
Ma perché? In pratica, l'esponente di Fratelli d'Italia, ora consigliere comunale, è accusato di aver preparato una polpetta avvelenata per screditare nel corso della scorsa campagna elettorale Silvia Salis, la candidata sindaca del centrosinistra poi comunque diventata prima cittadina di Genova.
In che modo? Scovando, con la complicità del comandante dei vigili tuttora in carica, un vecchio incidente stradale in cui la Salis avrebbe investito una donna mentre attraversava sulle strisce pedonali: avrebbe dovuto dimostrare la sua inaffidabilità.
E insomma: le accuse della Procura di Genova nei confronti di Sergio Gambino sono specificate in una nota così:
Fatto sta che ci sarebbe Gambino anche dietro la consegna da parte del Comandante dei vigili Gianluca Giurato al quotidiano di destra La Verità delle carte dell'incidente che avrebbe dovuto penalizzare la Salis in campagna elettorale. Anche quest'ultimo ora risulta indagato dalla Procura.
Prima ancora che faccia il suo corso la giustizia, Gambino è finito sott'accusa per mano dei suoi avversari politici. Del resto, è stato uno degli uomini di punta della giunta di centrodestra di Genova guidata prima dal sindaco Marco Bucci (poi diventato Governatore della Liguria) e in seguito dal suo delfino, Pietro Piciocchi.
Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale ligure, l'ha messa così nei suoi riguardi:
Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, Gambino, quando uscì l'articolo dell'incidente che aveva visto protagonista Salis si chiedeva come potesse guidare una città come Genova se non sapeva guidare nemmeno l'auto

Ma oggi la sindaca Salis gli ha risposto per le rime:
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