La partita di ritorno dei playout di Serie B tra Salernitana e Sampdoria, disputata il 22 giugno 2025 allo stadio Arechi di Salerno, è stata teatro di uno degli episodi più clamorosi e drammatici della stagione calcistica italiana.
Il match, decisivo per la permanenza in cadetteria, è stato infatti sospeso e poi definitivamente interrotto dall’arbitro Daniele Doveri a causa dei gravi disordini provocati dalla tifoseria di casa, con la conseguente vittoria a tavolino per la Sampdoria e la retrocessione della Salernitana in Serie C.
Sin dal fischio d’inizio, il clima sugli spalti dell’Arechi era teso, complice la situazione disperata della Salernitana, chiamata a rimontare il 2-0 subito all’andata a Marassi.
La partita si è messa subito male per i granata: la Sampdoria è passata in vantaggio con Coda al 38’, raddoppiando poi con Sibilli al 49’. Con il punteggio complessivo di 4-0, la speranza di salvezza per i padroni di casa si è praticamente spenta, scatenando la rabbia della Curva Sud.
Al 65° minuto, la situazione è degenerata: dagli spalti occupati dai tifosi della Salernitana sono stati lanciati in campo fumogeni, petardi e persino seggiolini divelti dalle gradinate.
L’arbitro Doveri, dopo un primo tentativo di sospendere momentaneamente il gioco, ha richiamato le squadre a centrocampo e, vista la gravità della situazione e l’impossibilità di garantire la sicurezza, ha mandato tutti negli spogliatoi. La polizia in assetto antisommossa è intervenuta sotto la Curva Sud per cercare di riportare la calma.
Dopo una lunga attesa, le squadre sono rientrate in campo, ma la partita è ripresa solo per pochi istanti: un nuovo lancio di petardi e oggetti ha costretto l’arbitro a decretare la sospensione definitiva dell’incontro intorno al 75’.
Gli annunci dello speaker e l’intervento delle forze dell’ordine non sono bastati a placare la contestazione, che ha impedito la prosecuzione del match in condizioni di sicurezza.
Secondo il regolamento, in presenza di gravi disordini causati dalla tifoseria di una delle due squadre, l’arbitro può sospendere la partita e il giudice sportivo può assegnare la vittoria a tavolino agli avversari.
Nel caso di Salernitana-Sampdoria, la responsabilità degli incidenti è stata attribuita ai tifosi granata, e la partita non verrà omologata con il risultato maturato sul campo (2-0 per la Samp), ma con il classico 0-3 a tavolino in favore dei blucerchiati.
La Sampdoria, quindi, conquista la salvezza e resta in Serie B, mentre la Salernitana retrocede in Serie C dopo una stagione travagliata e segnata da polemiche e tensioni.
Oltre alla sconfitta a tavolino e alla retrocessione, la Salernitana rischia pesanti sanzioni disciplinari e multe per il comportamento dei propri sostenitori.
L’episodio rappresenta l’ennesima pagina nera per il calcio italiano, che ancora una volta si trova a fare i conti con la violenza negli stadi e la necessità di garantire la sicurezza degli eventi sportivi.