Nel 2025 le mamme disoccupate, comprese le casalinghe, possono contare su un importante sostegno economico: il Bonus Mamme Disoccupate, noto anche come Assegno di Maternità dei Comuni. Questa misura, erogata dall’INPS su richiesta e concessa dai Comuni, rappresenta un aiuto concreto per chi non ha un impiego e si trova a gestire le spese legate alla nascita, adozione o affidamento di un figlio. Vediamo nel dettaglio chi può richiederlo, quali sono i requisiti specifici per le casalinghe e come presentare domanda.
Cos’è il Bonus Mamme Disoccupate 2025?
Il Bonus Mamme Disoccupate 2025 consiste in un assegno di circa 2.020,85 euro (importo aggiornato annualmente in base all’inflazione), suddiviso in cinque rate mensili. È destinato alle madri che non lavorano o che non hanno una copertura previdenziale sufficiente, come appunto le casalinghe. L’obiettivo è sostenere economicamente la maternità in assenza di altre forme di tutela.
Chi può richiedere il bonus?
Il bonus è rivolto a:
- Mamme disoccupate
- Casalinghe (donne che non svolgono attività lavorativa retribuita)
- Madri che non percepiscono altre indennità di maternità statali o pagate dal datore di lavoro, oppure che percepiscono un importo inferiore rispetto all’assegno comunale.
Requisiti per le casalinghe
Per accedere al Bonus Mamme Disoccupate 2025, le casalinghe devono rispettare precisi requisiti:
- Cittadinanza e residenza: essere cittadine italiane, comunitarie residenti in Italia o extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno.
- Residenza: essere residenti in Italia al momento della nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore.
- ISEE: avere un valore ISEE inferiore a 20.221,13 euro (soglia aggiornata annualmente; per alcune fonti 20.382,90 euro per il 2025).
- Condizione lavorativa: non avere un impiego retribuito o avere una copertura previdenziale molto limitata (meno di tre mesi di contributi negli ultimi 18 mesi).
- Nessun altro trattamento di maternità: non essere beneficiarie di altri trattamenti economici per la maternità garantiti dallo Stato o dal datore di lavoro. In caso di percezione di un assegno statale inferiore a quello comunale, si può richiedere la differenza.
- Età del minore: il bonus è riconosciuto per la nascita, l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore a 6 anni (18 anni per adozioni internazionali).
Importo e modalità di erogazione
Per il 2025, l’importo dell’assegno è di circa 2.020,85 euro, erogato in cinque rate mensili da circa 404 euro ciascuna. L’importo viene accreditato direttamente sul conto corrente della richiedente, dopo le opportune verifiche da parte del Comune e dell’INPS.
Come e quando presentare domanda?
La domanda deve essere presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino, dall’adozione o dall’affidamento preadottivo. Alcuni Comuni permettono la presentazione online, altri richiedono la presenza fisica allo sportello.
Documenti necessari
- Dichiarazione sostitutiva unica per l’ISEE aggiornata
- Documento d’identità e codice fiscale
- Autocertificazione di cittadinanza e residenza
- Permesso di soggiorno valido (per cittadine extracomunitarie)
- Eventuale autocertificazione di non percepire altri trattamenti di maternità