C'è un filo invisibile che lega il passato al presente nella vita di Arianna Rapaccioni Mihajlovic. È un equilibrio delicato, un cammino tra il peso della memoria e la necessità di costruire un futuro e di andare avanti, nonostante la perdita.
A quasi due anni dalla scomparsa di suo marito, l'indimenticabile Sinisa, Arianna ha trovato il coraggio di raccontarsi, scegliendo con cura le parole e i silenzi.
Lo fa senza clamore, affidandosi a poche, sentite interviste, come quella a cui potrete assistere stasera a Storie di donne al bivio, su Rai 2.
Quello che vedrete stasera sarà un racconto molto intimo. Arianna prova a raccontare la nebbia che l'ha avvolta dopo la perdita di suo marito, un periodo di isolamento e profonda malinconia.
Ha ammesso che postare una foto sui social, a volte, era un modo per coprire una ferita che non si vedeva e sentirsi meno sola.
"Oggi so cosa avrebbe voluto Sinisa. Che io vivessi", ha detto. Una promessa, prima che a lui, a se stessa e ai suoi figli.
Le sue apparizioni pubbliche sono rare, ma quando sceglie di parlare, lo fa con una grazia che disarma. Ha ricordato l'incontro sul Gianicolo, un'immagine quasi da film che ha dato inizio alla loro storia.
Ha parlato del "patto" stretto nel 2019, all'inizio della malattia, una promessa di non mollare mai che lei sente di dover onorare ogni giorno.
Arianna oggi fa la mamma e la nonna. Il suo fulcro sono proprio loro, i suoi figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas. Sono l'ancora che la tiene salda alla vita, il motivo per cui, come ha raccontato, ha scelto di risalire dopo aver toccato il fondo.
L'arrivo di una nipotina ha aggiunto un nuovo colore a questo quadro familiare, un'emozione che Arianna ha condiviso con una gioia discreta.
Sì è vero, si tratta di una nuova quotidianità senza Sinisa, ma non senza il suo ricordo.
La sua presenza non li lascia mai e li accompagna i gesti di ogni giorno. Le sue ultime parole, "Mi dispiace non vedere crescere i nostri figli. Ora ci sarai tu a guidarli", sono diventate per lei una missione.
Arianna non ha mai cercato la ribalta del dolore, ma ha scelto di condividere solo chi è, con onestà.
I suoi social sono questo: frammenti di vita che mostrano un legame con il passato che non si spezza, ma si trasforma.
Nel 2024 Arianna ha acquisito lo storico bar Parnaso nel cuore del quartiere Parioli, a Roma.
Da figura pubblica, un tempo legata al mondo dello spettacolo, a quello di donna al timone di un'attività.
Non si tratta solo di un investimento, ma di un impegno che lei porta avanti con impegno in prima persona, immersa nella gestione, nel dialogo con i clienti e nella passione per l'accoglienza, sempre con il sorriso.
Oggi Arianna Rapaccioni è una donna che sta ridefinendo la propria identità, che sta imparando a camminare su un sentiero nuovo. Non è un percorso facile, né indolore, ma lo affronta con la stessa dignità che ha sempre contraddistinto la sua famiglia. E noi le auguriamo un enorme in bocca al lupo per il suo presente e il suo futuro.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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