L’Olympique Lione, una delle squadre più prestigiose del calcio francese, è stato ufficialmente retrocesso in Ligue 2, la seconda divisione nazionale, non per motivi sportivi ma per gravi irregolarità finanziarie.
Si tratta di una decisione storica e clamorosa che scuote profondamente il panorama calcistico transalpino, colpendo un club che solo pochi anni fa era protagonista in Champions League e che quest’anno aveva chiuso al sesto posto in Ligue 1, qualificandosi per l’Europa League.
Il motivo principale della retrocessione è legato all’enorme debito accumulato dal club, stimato tra i 175 e i 500 milioni di euro. Già lo scorso 15 novembre, la Direzione Nazionale di Controllo e Gestione (DNCG), l’organo che vigila sui conti dei club professionistici francesi, aveva imposto al Lione il blocco del mercato e l’obbligo di ridurre il monte ingaggi, segnalando una situazione finanziaria insostenibile.
Nonostante questi avvertimenti, la dirigenza non è riuscita a fornire le garanzie richieste per la sostenibilità economica del club.
Il presidente John Textor e il direttore sportivo Michael Gerlinger sono stati ascoltati dalla DNCG, ma le loro argomentazioni e le recenti operazioni di mercato – tra cui la cessione del talento Rayan Cherki al Manchester City per oltre 40 milioni di euro – non sono bastate a convincere la commissione a revocare la retrocessione amministrativa già decisa in autunno.
La DNCG ha ritenuto che le misure adottate non fossero sufficienti a garantire la stabilità finanziaria del club, confermando così la sanzione.
La retrocessione del Lione rappresenta un duro colpo non solo per la società, ma anche per l’intero calcio francese, che perde una delle sue realtà più storiche e vincenti: il Lione è infatti l’unico club ad aver vinto sette campionati consecutivi in Francia.
Sul piano sportivo, la squadra allenata da Paulo Fonseca dovrà ora affrontare la Ligue 2 e probabilmente cedere molti dei suoi giocatori migliori per far fronte ai problemi economici.
Il club ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione, ma il futuro resta incerto. Nel frattempo, la retrocessione a tavolino del Lione è diventata un caso emblematico di come la gestione finanziaria possa incidere in modo determinante sul destino sportivo di una società, anche a prescindere dai risultati ottenuti sul campo.