Zohran Mamdani è il nome che sta dominando la scena politica newyorkese: con una vittoria netta e inattesa alle primarie del Partito Democratico, è oggi il candidato sindaco in largo vantaggio per guidare New York City alle elezioni di novembre. La sua affermazione, ottenuta con il 43% dei consensi contro il 36% dell’ex governatore Andrew Cuomo, ha segnato una svolta generazionale e ideologica nella città simbolo del progressismo americano.
Zohran Kwame Mamdani ha 33 anni ed è nato il 18 ottobre 1991 a Kampala, in Uganda, da una famiglia cosmopolita e profondamente impegnata nel mondo della cultura e della ricerca. Suo padre è Mahmood Mamdani, noto professore di studi postcoloniali alla Columbia University, di origini indiane e ugandesi, mentre la madre è Mira Nair, celebre regista indiana-americana. Quando aveva sette anni, la famiglia si trasferì a New York, dove Zohran è cresciuto e si è formato, dopo un breve periodo in Sudafrica.
Nonostante la crescente notorietà, Mamdani ha sempre cercato di mantenere la propria vita privata lontana dai riflettori. È sposato da pochi mesi con Rama Dawuji, artista siriana residente a Brooklyn, specializzata in illustrazione e attiva su temi di identità e appartenenza. I due si sono conosciuti su una app di incontri e si sono sposati con una cerimonia civile a New York.
Mamdani ha spesso difeso la privacy della moglie, sottolineando come Rama abbia una propria carriera indipendente e non debba essere definita solo dal suo ruolo di “moglie del candidato”. Al momento, la coppia non ha figli.
Prima di entrare in politica, Mamdani ha lavorato come consulente per la prevenzione degli sfratti, aiutando famiglie a rischio di perdere la casa nel Queens, esperienza che ha segnato profondamente il suo impegno per i diritti sociali e l’accessibilità abitativa. Attivista per la giustizia sociale, è stato anche produttore musicale con il nome d’arte “Young Cardamom” e ha collaborato a progetti che uniscono arte e impegno civile.
Nel 2020, a soli 29 anni, è stato eletto nell’Assemblea dello Stato di New York per il 36° distretto del Queens, diventando il primo sudasiatico e ugandese a ricoprire questo incarico e il terzo musulmano nella storia dell’Assemblea. Da allora è stato rieletto senza opposizione e si è distinto per le sue battaglie su casa, trasporti e transizione energetica.
Nel 2024 ha annunciato la candidatura a sindaco di New York con una piattaforma fortemente progressista: trasporti pubblici gratuiti, blocco degli affitti per le case stabilizzate, asili nido pubblici, supermercati comunali e nuove case popolari. La sua campagna ha ottenuto il sostegno di figure come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, conquistando soprattutto i giovani e le fasce popolari.
Zohran Mamdani incarna la nuova sinistra americana: figlio di migranti, musulmano, millennial, outsider rispetto alle élite politiche tradizionali. La sua vittoria alle primarie democratiche, ottenuta con risorse economiche molto inferiori rispetto a Cuomo ma con un’enorme mobilitazione dal basso, rappresenta la richiesta di cambiamento di una città alle prese con disuguaglianze crescenti e crisi del costo della vita.
Se vincerà a novembre, Mamdani sarà il primo sindaco musulmano, asiatico e millennial di New York, nonché il primo esponente dei Democratic Socialists of America a guidare la città dal 1993. Un segnale forte, non solo per New York, ma per tutto il Partito Democratico nazionale.