Alessandra Viero ha preso il timone di Pomeriggio 5, raccogliendo l'eredità di Myrta Merlino e conducendo il programma fino a fine estate.
A distanza di un paio di settimane, però, ci si chiede: il pubblico apprezza questo cambiamento? I dati d’ascolto sono in miglioramento oppure no? Le cose non vanno come avrebbe sperato Mediaset.
Di certo è un'eredità pesante quella di Alessandra Viero, il volto scelto da Mediaset per guidare "Pomeriggio Cinque News" nella delicata stagione estiva.
Dopo due anni di transizione segnati dalla conduzione di Myrta Merlino, che, purtroppo, non ha avuto l'accoglienza sperata, il cambio della guardia, anche se solo estiva, è stata posta sotto la lente di ingrandimento.
La domanda che aleggia nei corridoi di Cologno Monzese e tra gli addetti ai lavori è una sola: la nuova conduzione sta bastando a invertire la rotta degli ascolti?
A guardare i numeri, la risposta è un quadro fatto di luci e ombre.
L'esordio, avvenuto il 9 giugno, aveva fatto ben sperare, con una media che ha superato il milione di spettatori e uno share che ha oscillato tra il 16% e il 17%.
Un debutto solido, che ha confermato la curiosità del pubblico verso la nuova conduzione. Nei giorni successivi, però, i dati Auditel hanno disegnato un andamento altalenante.
Le cifre si sono assestate su una media che viaggia tra i 950 mila e 1,2 milioni di spettatori, con una quota di mercato che si muove in una forbice compresa tra il 13% e il 17%.
Questo risultato, se analizzato con lucidità, segna un piccolo, ma importante, passo avanti rispetto alla gestione precedente. I numeri di Alessandra Viero sono, in media, leggermente superiori a quelli registrati da Myrta Merlino, segno che il suo stile sobrio ha incontrato il favore di una parte del pubblico.
Chi, però, si aspettava un ribaltone immediato è rimasto deluso. La strada per riconquistare la leadership della fascia pomeridiana è ancora lunga e in salita.
Il vero metro di paragone, infatti, resta il competitor diretto: "La Vita in Diretta" su Rai 1.
Il programma condotto da Alberto Matano continua a essere una corazzata inaffondabile, una macchina da ascolti perfettamente oliata che viaggia costantemente su quote di mercato superiori, spesso tra il 18% e il 22%.
Questo divario, come sottolineato da diverse testate, non può essere colmato solo con un cambio di conduzione. Il problema, secondo molti analisti, non risiede tanto nel "pilota", quanto nella "macchina".
Forse è la struttura stessa di "Pomeriggio Cinque", basata su un mix di intrattenimento e cronaca, ad aver bisogno di una revisione.
Alessandra Viero, dal canto suo, sta facendo esattamente ciò per cui è stata scelta: portare rigore, garbo e professionalità. Il suo approccio è impeccabile, la sua gestione dello studio sicura e mai sopra le righe. Sta mettendo tutta la sua esperienza al servizio di un format che, forse, non è più in grado di esprimere appieno il suo potenziale.
È qui che si annida la vera sfida per Mediaset: capire se affidarsi unicamente alle capacità di una conduttrice di talento sia sufficiente, o se sia giunto il momento di un cambiamento strutturale, che richiede coraggio.
Cambieranno le cose in autunno quando alla guida del format arriverà Gianluigi Nuzzi? Non possiamo prevederlo.
Con tutta probabilità ci sarà bisogno di un nuovo investimento sul format, un'idea editoriale forte che possa dare al conduttore di turno gli strumenti per competere non solo con professionalità, ma anche con un'identità rinnovata e più incisiva. La sfida, per ora, resta aperta.