"Ma che fai, sei matto?" avrebbe urlato Davide Gorla, prima di essere ucciso a coltellate nel pomeriggio di ieri, 25 giugno 2025, all'interno del suo negozio di cartoleria a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il presunto killer è stato fermato nella notte: si tratta di un 50enne che conosceva la vittima.
Agli inquirenti l'uomo ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'omicidio, ma sarebbe stato incastrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
La persona fermata dalla Polizia è un cittadino italiano cinquantenne, originario di Castellanza, sempre in provincia di Varese. La vittima e il suo carnefice si conoscevano.
L'uomo, infatti, vive nello stesso palazzo di Gorla, in un appartamento di proprietà di quest'ultimo. Stando a quanto emerso, si sarebbero rivelate decisive le immagini delle telecamere, che hanno immortalato l'aggressore mentre si cambiava la maglietta, presumibilmente sporca di sangue, per depistare gli investigatori.
Al momento non è chiaro se l'indumento sia stato prelevato dal negozio della vittima, che vendeva articoli di cancelleria ma anche borse e vestiti. Sono in corso accertamenti anche sull'arma utilizzata per uccidere il negoziante.
Il 50enne fermato ha negato di essere il responsabile dell'omicidio, pur ammettendo di essersi recato nel negozio quel giorno.
Gli investigatori stanno cercando di chiarire il movente dell'omicidio. Fin dai primi accertamenti non erano emersi elementi che facessero pensare a una rapina finita in tragedia.
Anzi, gli investigatori avevano subito ipotizzato che la vittima e l'aggressore si conoscessero. Non erano presenti altre persone al momento del delitto, ma alcuni testimoni avrebbero sentito Davide Gorla urlare.
Non si esclude che il movente sia di carattere economico, dato che il presunto killer era un affittuario della vittima.
Sul posto si sono recati anche il sindaco Emanuele Antonelli e l'assessore alla Sicurezza Matteo Sabba.
Davide Gorla, 64 anni, era il proprietario di un negozio di oggettistica e articoli raffinati da scrittura, all’interno di una galleria commerciale in via Milano a Busto Arsizio, "Linea continua". Ora i locali sono stati posti sotto sequestro.
Gorla, originario di Castellanza ma residente a Rescaldina, era molto conosciuto e stimato, non solo per la sua attività commerciale, ma anche perché attivo nel volontariato in parrocchia. Non era sposato, ma aveva un fratello.
L'intera comunità di Busto Arsizio è ora sotto shock per quanto accaduto. Il Comitato Commercianti ha dedicato alla vittima un toccante post pubblicato su Facebook.
"La perdita del collega e amico Davide Gorla, commerciante stimato e parte integrante della nostra comunità, ci colpisce nel profondo, scuote le nostre radici e i nostri cuori" si legge sul post.
Alle 19:30 di oggi, giovedì 26 giugno 2025, ci sarà una piccola manifestazione in memoria del commerciante che tutti definiscono "gentile e sempre sorridente".
L'amministrazione comunale di Busto Arsizio, per rispetto della vittima, della sua famiglia e della comunità cittadina, ha deciso di annullare tutti gli eventi previsti in questi giorni. In particolare quelli legati alla settimana della Festa Patronale.