27 Jun, 2025 - 17:25

Salta il voto in autunno? Ecco a chi fa comodo il rinvio delle Elezioni Regionali 2025

Salta il voto in autunno? Ecco a chi fa comodo il rinvio delle Elezioni Regionali 2025

Tramontato – pare definitivamente – il via libera per il Terzo mandato dei governatori di Regione, la Lega si gioca la carta tempo: rinviare di almeno sei mesi le Elezioni Regionali 2025, previste per il prossimo autunno, alla primavera del 2026.

Un'ipotesi che vede favorevole anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ieri aveva avanzato la stessa richiesta al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in Conferenza delle Regioni. 

La richiesta è stata ripresa nelle ultime ore dal ministro per gli Affari Costituzionali, il leghista Roberto Calderoli, in un'intervista sul Corriere della Sera.

Ma a chi servirebbe rinviare la data del voto per le Regionali 2025? E soprattutto la legge lo consente?

Elezioni Regionali 2025, chi ha chiesto il rinvio del voto?

Le regioni chiamate al voto il prossimo autunno sono sei: Valle d'Aosta, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia.

In attesa di capire se il governo opterà per un election day unico, ciascuna regione si sta organizzando autonomamente per stabilire in che data andare alle urne. Toscana e Marche si sono portate avanti con il lavoro, mentre nelle altre regioni la discussione è ancora in corso.

Nelle ultimissime ore, tuttavia, sta prendendo sempre più corpo l'ipotesi di un possibile rinvio in primavera della tornata elettorale, così da farla coincidere con le amministrative. In questo modo si garantirebbe alle amministrazioni in carica di chiudere i bilanci e raggiungere con maggiore tranquillità alcune importanti scadenze.

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“Mi pare paradossale che a questo giro si voti in autunno e nel resto d’Italia si continui in modo normale. In questo caso, non solo le Regioni sarebbero forse nell’impossibilità di chiudere i bilanci. Ma credo che l’interesse di tutti sia quello di votare al massimo una volta all’anno, non ogni tre mesi. L’anno prossimo si vota per le amministrative, si voti anche per le Regionali”.

Ha detto il ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.

La proposta è stata avanzata giovedì in Conferenza delle Regioni è sostenuta dalla Lega, ma anche dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che in una lettera ha fatto presente che andare alle elezioni dopo l'estate rischia di far bloccare o ritardare i lavori del Pnrr. Ma sull'ipotesi di posticipare la tornata elettorale non c'è uniformità di vedute.

Rinvio Elezioni 2026? La Lega prende tempo: ecco a chi farebbe comodo

Se non si vota in autunno, allora quando? L'idea sarebbe di andare al voto nella primavera del 2026, ed è sostenuta soprattutto dalla Lega che, tramontata l'ipotesi del terzo mandato per il governatore del Veneto, Luca Zaia, ora punta sul “Piano B, ovvero, guadagnare tempo.

Ieri la maggioranza ha bocciato l'ennesimo tentativo della Lega di far passare una legge per consentire ai governatori delle Regioni di candidarsi per più di due mandati consecutivi. Se si va al voto in autunno, Zaia non potrà ricandidarsi in Veneto, cosa che la Lega vorrebbe evitare a tutti i costi. 

Un eventuale rinvio delle elezioni regionali garantirebbe, invece, un po' di tempo al partito di Salvini quanto meno per provare a fare un altro tentativo per convincere Forza Italia ad accettare una legge sul terzo mandato.

In caso contrario, l'eventualità di uno spostamento permetterebbe a Luca Zaia di presiedere le Olimpiadi di Milano-Cortina, è stata discussa anche in Conferenza delle Regioni. 

Chi si oppone al rinvio delle Elezioni Regionali 2025? 

Ma sull'ipotesi di posticipare la tornata elettorale non c'è uniformità di vedute. 

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La Costituzione dice che un consiglio regionale, un presidente, deve avere un mandato di cinque anni,

ha dichiarato, ad esempio, Eugenio Giani, presidente della Toscana in corsa per il bis come candidato del centrosinistra. Non favorevoli a uno spostamento anche i presidenti di regione di FI. 

Un'apertura al rinvio delle urne in Veneto nei mesi scorsi era arrivata dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ma il governo non sembra orientato a dare semaforo verde o a predisporre un decreto ad hoc. 

Ipotesi di rinvio delle Elezioni Regionali 2025 in tre punti:

  1. Lega e De Luca favorevoli al rinvio: La Lega, dopo il fallimento del tentativo di introdurre il terzo mandato per i governatori, spinge per rinviare le elezioni regionali previste per l’autunno 2025 alla primavera 2026. Tra i sostenitori anche Vincenzo De Luca (Campania), che teme ritardi nei lavori del PNRR e nei bilanci regionali.
  2. A chi conviene il rinvio: Il rinvio sarebbe strategicamente utile alla Lega, che guadagnerebbe tempo per tentare nuovamente di far approvare la norma sul terzo mandato, permettendo così a Luca Zaia di ricandidarsi in Veneto. Inoltre, posticipare il voto lo terrebbe alla guida della Regione durante le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
  3. Resistenze e dubbi sulla legittimità: Non c’è consenso sull’ipotesi di rinvio: Toscana, FI e parte del centrosinistra sono contrari, richiamando l'obbligo costituzionale del mandato quinquennale. Il governo, per ora, non sembra intenzionato a intervenire con un decreto specifico per posticipare le elezioni.
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