30 Jun, 2025 - 12:10

Moni Ovadia e i "complici in genocidio che saranno sputati in faccia dai figli e dai nipoti": perché l'ha detto

Moni Ovadia e i "complici in genocidio che saranno sputati in faccia dai figli e dai nipoti": perché l'ha detto

Lui che è uomo di spettacolo sa bene il peso delle parole. E sa bene soprattutto l'importanza delle frasi ad effetto: quelle che difficilmente si cancellano dalle menti delle persone.

Probabilmente per questo sabato scorso, in occasione dell'ennesima manifestazione romana contro Israele, Moni Ovadia ne ha inanellate di memorabili una dietra l'altra. Come se il copione fosse stato preparato con cura.

Ma tant'é: le sue parole rappresentano il segno dei tempi.

L'attore, musicista, sceneggiatore è nato nel 1946 in Bulgaria in una famiglia ebraico sefardita, ma ora si dichiara come uno dei peggiori nemici di Israele e del popolo ebraico, tanto da dichiarare dal palco:

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Se essere antisemita è essere al fianco del popolo palestinese, allora sono antisemita 

Anche quando poi si è concesso ai giornalisti, Ovadia è stato tutto un susseguirsi di slogan da perfetto odiatore dell'Occidente. E pensare che proprio qui da noi la sua arte è stata riconosciuta e apprezzata tanto da costituire la sua fortuna.

Moni Ovadia e "i complici in genocidio che saranno sputati in faccia"

Alla domanda che gli hanno rivolto i cronisti sul motivo della sua presenza all'ennesima manifestazione dei Pro Pal, (tanto bene non hanno portato ai partiti politici che hanno deciso di cavalcarle), Ovadia è andato subito al punto:

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È sempre giusto esserci per la Palestina. Le persone normali si illudono che non saranno processate perché, in futuro, un figlio, un nipote, sputerà loro in faccia chiedendo a muso duro prima di girare le spalle: cosa facevi tu allora? Dov'eri? Non si può dimostrare indifferenza

E allora: la sentenza Ovadia già l'ha pronunciata. Tutti, secondo lui, hanno il dovere morale di fare qualcosa per giungere alla pace. Bene inteso: la pace come la considera lui. Che sarebbe a tutto vantaggio degli autocrati e dei veri criminali di guerra, da Putin ad Hamas fino all'ayattolah Khamenei.

Contro di loro, infatti, non pronuncia una sola parola. Anzi. La colpa di tutti i mali del mondo è sempre e comunque dell'Occidente:

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L'Occidente ha decretato la sua fine, non ha più statuto per dire niente. Nella sua storia ha dato all'umanità cose importanti, ma oggi fa una sola cosa: fa soldi sulla carne dei morti, degli sbranati e dei devastati, in particolare del popolo palestinese che è il più indifeso di tutti

E insomma: sono parole che Ovadia pronuncia scandendole, quasi a volerle scolpire sulla pietra, come dimostra il video di Tag24.it

Nessun dubbio, solo certezze da parte del "santone" Ovadia

Nelle parole di Moni Ovadia non c'è spazio per il minimo dubbio. La presenza scenica, del resto, è quella che gli riconoscono tutti. E lui la sfrutta come se fosse un santone che predica la verità, quella con la v maiuscola:

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Il sionismo è un'ideologia colonialista di morte, segregazionista e razzista. E noi stiamo lottando affinché l'umanità intera non precipiti nella barbarie. Se il piano di cancellazione del popolo palestinese passerà, l'umanità sarà di colpo balzata indietro di tremila anni

E vabbè: andrebbe sempre dimostrato ciò che si dice. Chi, dove e quando sta promuovendo un piano per "cancellare il popolo palestinese"?

Israele, dopo il pogrom che ha subito il 7 ottobre 2023, ha mosso guerra contro Hamas, l'organizzazione terroristica che ha in ostaggio i palestinesi. E chi ha davvero un piano, come dice Ovadia, scritto nero su bianco nel proprio statuto, di cancellare un popolo è proprio quest'ultima: è Hamas che vuole cancellare gli ebrei e Israele per giungere a una Palestina che si estenda "dal fiume al mare": dal giordano al Mediterraneo. Ed è il regime di Teheran che da decenni predica e agisce contro "l'entità sionista" colpendolo militarmente in maniera continua.

Il riarmo della Nato e l'amore per i Brics

A Moni Ovadia non poteva mancare in ogni caso la domanda sul riarmo deciso dai Paesi della Nato:

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Spendere il 5% del Pil per riarmarsi serve solo per uscire dalla crisi, come dice molto lucidamente Massimo Cacciari. Ma l'Occidente si illude di utilizzare la guerra per conservare i propri privilegi. Del resto, deve contrastare l'avanzamento dei Brics

È qui che il profeta Ovadia si scioglie, proprio parlando del Brasile, la Russia, l'India, la Cina e il Sudafrica: suo modo di vedere, l'unico futuro che ha il mondo per salvarsi:

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Il progetto dei Brics già implica la fine dei privilegi dell'Occidente

avverte la guest star della manifestazione Pro Pal, senza però dire quale sia il progetto di Paesi in realtà con interessi molto diversi e governati talvolta da autocrati come Russia e Cina.

Ma tant'è: Ovadia chiude con quest'ultima frase ad effetto:

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I sionisti sono caduti nella trappola postuma di Hitler

Sipario.

 

 

 

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