30 Jun, 2025 - 18:05

Cos'è Rete Civica Solidale, il nuovo progetto del centrosinistra nato senza scissioni o fratture

Cos'è Rete Civica Solidale, il nuovo progetto del centrosinistra nato senza scissioni o fratture

Un hub per i cattolici e per i laici all'interno del centrosinistra. Tra le parole d’ordine di Rete Civica Solidale – questo il nome del nuovo progetto politico nato oggi – ci sono i termini "unità" e "pace". I suoi promotori vengono per lo più da partiti del centrosinistra e tra questi figurano l’europarlamentare ed ex direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ed il deputato e segretario di Demos, Paolo Ciani. Questa volta, a differenza del passato, non ci sono fratture nel centrosinistra ma solo uno spazio di discussione in più.

Già da tempo si parlava di lanciare un progetto che potesse essere ancora più inclusivo, soprattutto per i cattodem che da tempo chiedevano una maggiore attenzione all’interno del Partito Democratico di Elly Schlein. Guai però a parlare di scissione: quello che serviva era solo uno spazio per far maturare idee e progetti che potrebbero essere utili all’intero centrosinistra, tenendo ovviamente conto delle diverse correnti che lo animano.

Lo stesso Marco Tarquinio ha descritto il progetto come una rete che nasce dalle esperienze politiche e amministrative di chi lo compone. L’obiettivo è anche quello di colmare uno spazio nella politica che risulta vuoto e nel quale potrebbero rispecchiarsi anche quei milioni di elettori che ormai non si recano più alle urne.

La nascita di Rete Civica Solidale

Dopo le esperienze altalenanti del Terzo Polo e dei tentativi di federazione centrista, prende forma un nuovo progetto politico volto a colmare il vuoto esistente al centro dello schieramento progressista: è la "Rete Civica Solidale", un’iniziativa civica e solidale promossa da esponenti del centrosinistra esterni ai partiti attualmente rappresentati in Parlamento.

Durante la conferenza stampa di presentazione, i promotori hanno descritto il progetto come un “luogo politico aperto”, nato dall’unione di esperienze amministrative e civiche, senza alcuna scissione, ma con l’intento di aggregare realtà oggi prive di voce nelle istituzioni.

Le parole d’ordine di RCS

Marco Tarquinio, europarlamentare eletto nelle liste del Partito Democratico, ha sottolineato l’impegno della rete su politiche concrete di pace e solidarietà sociale ed economica, ribadendone l’identità chiaramente radicata nel centrosinistra.

La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha parlato di una piattaforma fondata su valori comuni e sul mettere a sistema esperienze politiche e umane condivise.
Il deputato e segretario di Demos Paolo Ciani ha posto l’accento sulla necessità di reagire al regresso in atto sui diritti umani, in un tempo segnato – a suo avviso – da egoismi e individualismo. La proposta della rete, ha spiegato, vuole costruire una comunità fondata sul “noi”, in opposizione al modello centrato sulla figura del leader carismatico.

L’unità tra cattolici e laici

Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, ha definito questa fase come l’inizio di un cammino condiviso tra cattolici e laici. Un’idea ripresa anche da Alberto De Toni, sindaco di Udine, che ha parlato della Rete come di un processo costituente dal basso, con l’obiettivo di offrire un’alternativa credibile al centrodestra, intercettando l’ampia fascia di cittadini che oggi si astiene dal voto.

Tra i primi promotori figurano, oltre a Chiorazzo e Ciani, anche De Toni (presidente della Federazione Quadrifoglio), Giuseppe Irace (segretario di PER – Persone e Comunità), e numerosi altri amministratori locali. Irace ha evidenziato la necessità di un soggetto politico capace di esprimere una “radicalità sociale autentica e popolare, non propagandistica”.

Alla conferenza hanno partecipato anche figure di rilievo del centrosinistra, tra cui Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria nazionale del PD), Maria Elena Boschi (capogruppo di Italia Viva alla Camera), insieme ad accademici, assessori, consiglieri comunali e sindaci da tutta Italia. Segno di grande interesse nei confronti di questo progetto nascente.

Riassunto finale in tre punti

  • Nasce la Rete Civica Solidale, iniziativa del centrosinistra rivolta a laici e cattolici non rappresentati nei partiti parlamentari.
  • Obiettivo principale: creare uno spazio politico aperto, fondato su pace, solidarietà e partecipazione condivisa, senza scissioni.
  • Ampia adesione da esponenti politici, amministratori locali e società civile, per costruire un'alternativa popolare e inclusiva.
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