L’intervista pubblicata il 1 luglio 2025 ha riportato al centro dell’attenzione Ania Golędzinowska, ex modella e showgirl divenuta nota in Italia per il suo coinvolgimento nello scandalo Bunga Bunga e per la sua storia personale fatta di cadute e rinascite. Golędzinowska, oggi lontana dai riflettori, ha raccontato il suo passato difficile, la conversione religiosa e il desiderio di lasciarsi alle spalle una vita fatta di eccessi e scandali.
Ania Golędzinowska è nata in Polonia nel 1982, in una famiglia modesta. La sua infanzia è stata segnata da difficoltà economiche e personali: ha raccontato di aver vissuto un’infanzia dura, che l’ha spinta giovanissima a lasciare il suo Paese natale per cercare fortuna altrove. A soli 14 anni abbandona la scuola e si trasferisce in Italia, dove spera di costruirsi una nuova vita come modella.
Tuttavia, il suo arrivo nel nostro Paese non è privo di ostacoli: finisce in ambienti difficili, subisce soprusi e viene persino segregata per mesi da persone che le sequestrano i documenti, prima di riuscire a fuggire grazie all’aiuto di un ragazzo.
La vita privata di Ania Golędzinowska è stata spesso sotto i riflettori, soprattutto per le sue relazioni sentimentali con personaggi noti. Ha avuto una relazione con Paolo Brosio e, in passato, è stata legata anche a Paolo Enrico Beretta, nipote di Silvio Berlusconi. Nel 2014 ha sposato Michele Doto a Deliceto, in provincia di Foggia, segnando un nuovo capitolo della sua vita. La coppia non ha avuto figli.
Dopo anni di eccessi, tra alcool, droga e feste, Ania ha vissuto una profonda crisi personale che l’ha portata a una svolta: la fede. Un viaggio a Medjugorje e l’incontro con la spiritualità mariana hanno rappresentato per lei un punto di svolta, tanto da allontanarla definitivamente dal mondo dello spettacolo e dagli ambienti mondani.
La carriera di Ania Golędzinowska inizia come modella e showgirl. Dopo il difficile esordio in Italia, riesce a farsi strada nel mondo della moda e della televisione, diventando un volto noto di Mediaset. Partecipa a programmi televisivi e viene spesso fotografata sulle riviste di gossip accanto a personaggi famosi. Tuttavia, la sua carriera è segnata anche da momenti bui: Ania stessa ha raccontato di aver vissuto anni di dipendenza da alcool e droga, di aver frequentato ambienti notturni torbidi e di aver vissuto senza regole né limiti. La svolta arriva dopo la conversione religiosa, che la porta a lasciare il mondo dello spettacolo per dedicarsi alla fede e alla testimonianza personale.
Il nome di Ania Golędzinowska è indissolubilmente legato allo scandalo Bunga Bunga, che ha coinvolto l’ex premier Silvio Berlusconi e numerose giovani donne. Ania è stata una delle protagoniste delle famose feste a Palazzo Grazioli: nel settembre 2008, in occasione del 72esimo compleanno di Berlusconi, uscì da una torta in bikini cantando "Auguri, presidente".
Il suo nome compare anche nelle intercettazioni dell’inchiesta, in particolare in una telefonata con Ruby, alla quale consiglia di stare lontana da Lele Mora. Dopo l’esplosione dello scandalo, Ania prende le distanze da quel mondo, dichiarando pubblicamente di non voler più avere nulla a che fare con gli ambienti che l’avevano resa famosa.
Oggi Ania Golędzinowska racconta la sua storia come un percorso di caduta e riscatto: dagli eccessi e dagli scandali alla rinascita spirituale, passando per la sofferenza e la ricerca di una nuova identità. La sua testimonianza rimane una delle più emblematiche tra quelle delle showgirl coinvolte nel caso Bunga Bunga, capace di raccontare senza filtri la realtà di un mondo spesso nascosto dietro la patina del glamour.