Sapevamo che a breve saremmo arrivati anche a questo, forse non in così poco tempo. Stiamo per parlarvi dei The Velvet Sundown, band che sta spopolando su Spotify e che - pensate un po' - non esiste. Ebbene sì: il gruppo è stato creato con l'AI, l'intelligenza artificiale. Ma scopriamo qualcosa in più in merito a questo progetto!
Un'aura di mistero avvolge i The Velvet Sundown, una band che ha scalato le vette di Spotify, superando i 550mila ascoltatori mensili, nonostante la loro apparente inesistenza. Il loro profilo vanta una bella spunta blu di verifica, un simbolo di autenticità che, in questo caso, sembra quasi un paradosso. A una attenta analisi, la mancanza di prove concrete sull'esistenza della band è lampante. Non esistono interviste, video ufficiali o qualsiasi elemento che possa ricondurre a una presenza umana dietro il progetto.
L'assenza di un produttore o di una etichetta discografica nel loro curriculum digitale solleva ulteriori interrogativi. Eppure, la loro musica è ovunque, inserita in numerose playlist e promossa con insistenza dall'algoritmo "Discover Weekly" di Spotify.
I presunti membri del gruppo - Gabe Farrow (vocalist), Lennie West (chitarrista), Milo Rains (bassista) e Orion "Rio" Del Mar - sembrano essere figure non reali. Le immagini che appaiono sul loro profilo Instagram sono palesemente generate da intelligenza artificiale, senza alcuna dichiarazione in merito. The Velvet Sundown sono un innovativo esperimento musicale con persone reali che si nascondono dietro l'AI o è il frutto di una operazione nata a tavolino senza veri musicisti?
Come se non dovessero bastare tutti questi indizi, Stereogum segnala anche che la biografia è composta da frasi generiche e una breve citazione con una falsa recensione di Billboard, poi rimossa.
Il panorama musicale italiano ha già accolto Iam, la prima cantante italiana interamente generata dall'intelligenza artificiale. Il suo debutto è segnato dal singolo "Pazzesco", un brano che ha riscosso molto successo. Nata nell'aprile del 2025 da un'idea innovativa del regista Claudio Zagarini (lo stesso autore del video diventato virale in cui una ragazza si riprende mentre cammina a Roma e pronuncia la ormai famosa frase "Cinque minuti fa ero solo un prompt e adesso guardate, sono a Roma. Non è pazzesco?"), Iam è il risultato di una collaborazione con Artificial Intelligence Italian Creators (AIIC), un collettivo di professionisti dedicato alla promozione di un uso etico e consapevole delle tecnologie AI nel settore artistico e culturale.
La canzone "Pazzesco" offre uno spaccato sorprendente sulla sua stessa esistenza. In una intervista a La Repubblica, Iam ha dichiarato: "La canzone parla di me e del fatto che sia pazzesco come io ieri non esistessi neanche e oggi sono qui con te in prompt e ossa. Cinque minuti fa ero solo un prompt e adesso guardate, sono a Roma. Non è pazzesco?".
L'intervista in questione è stata condotta attraverso un processo innovativo: le risposte sono state generate dall'intelligenza artificiale dopo aver sottoposto alla cantante circa 40 domande sotto forma di prompt testuali. Per garantire la massima comprensione, le risposte generate sono state poi leggermente modificate in post-produzione.
Solo in un secondo momento, dopo aver ottenuto le risposte di Iam, è stata selezionata una location per la realizzazione del video dell'intervista. Questo significa che le domande che si sentono nel video sono state registrate in un momento successivo alla generazione delle risposte di Iam, ma corrispondono fedelmente ai prompt inizialmente inviati all'intelligenza artificiale. In pratica, prima Iam "ha risposto" ai prompt, e solo dopo è stato creato il contesto visivo e sonoro dell'intervista.