06 Jul, 2025 - 19:45

Chi sono i fratelli e sorelle di Rino Gaetano? Un amore incondizionato

Chi sono i fratelli e sorelle di Rino Gaetano? Un amore incondizionato

L'ironia disarmante, i testi pungenti e la musica memorabile di Rino Gaetano nascono dall'esperienza di un uomo semplice.

Il cantautore degli anni '70 è cresciuto in una famiglia calabrese che si era trasferita a Roma quando lui era solo un bambino e, con la sua storia e i suoi brani, ha ancora molto da raccontare di sé.

Era il secondo di tre figli. Sua sorella maggiore, Anna, è colei che prima di tutti si è spesa per mantenere vivo il suo ricordo e il patrimonio artistico, anche dopo la tragica scomparsa nel 1981.

Il fratello minore, Giuseppe, dal canto suo, ha preferito la riservatezza. Nel nucleo familiare di Rino ci sono sempre state radici solide, ma l'amore e l'affetto glielo hanno dimostrato soprattutto tra fratelli.

 Rino Gaetano durante la trasmissione 'Aquario' il 31 Ottobre 1978 

Chi sono il fratello e la sorella di Rino Gaetano: la famiglia del cantautore

Salvatorino, così lo chiamavano in casa quando ancora non era un cantante, aveva due fratelli: la sorella maggiore Anna e Giuseppe, il più piccolo di casa. Non si sono mai esposti troppo pubblicamente e non appartengono al mondo dello spettacolo, ma sono sempre stati presenti nella vita di Rino e hanno rappresentato per lui un punto fermo, un nido di consigli, affetto e anche ispirazione per alcuni dei brani più famosi.

La famiglia Gaetano, originaria di Crotone, ci teneva a rimanere compatta, solidale, anche quando c'erano tanti sacrifici da fare e molte difficoltà economiche da superare. I genitori per tirare su i figli faticavano, ha raccontato più volte Anna Gaetano.

L'artista sin da piccolo respirava un ambiente umile, quindi. E proprio di questa atmosfera si è nutrito per poter raccontare il mondo con malinconia, spirito critico e una sensibilità artistica tutta sua.

La sorella Anna e il ricordo di Rino Gaetano

Anna Gaetano oggi ha 80 anni ed è la voce che più di tutte tiene in vita la memoria di Rino, quel ragazzo malinconico e geniale che all'anagrafe si chiamava Salvatore Antonio Gaetano e che nei nostri cuori è ormai un'icona.

Eccola partecipare all'evento Rino Gaetano Day nel 2025:

Nome troppo lungo e serioso, il suo, da come ricorda Anna. È stata proprio lei a trasformare "Salvatorino" direttamente in Rino, quando da piccolo ancora lo imboccava e lo stringeva tra le braccia.

Al Corriere della Sera racconta della loro famiglia povera, delle vacanze concepite come un concetto astratto e del frigorifero spesso desolato. Il padre malato, la mamma che si arrabattava come poteva, e loro, i tre fratelli, che si arrangiavano e andavano avanti stringendosi tra loro. In momenti di difficoltà il tempo per l'affetto non c'era, ma provavano a ricercarlo nella semplicità dei piccoli gesti reciproci.

A casa abbiamo patito la fame e l’affetto. Papà stava sempre male, mamma faceva quello che poteva.

Dichiara Anna.

I ricordi, dopo così tanto tempo, restano vivi. Uno dei lussi è sempre stato il ritorno a casa, una volta grandi, nella loro Calabria, a Crotone, dalla zia che li aspettava entusiasta con cozze, peperoni fritti e calamari ripieni. Rino amava la cucina calabrese, e se piccante era meglio ancora.

Non ha mai smesso di parlare di lui, sua sorella. Racconta ancora oggi chi era Rino e, soprattutto, come se lo immagina accanto a sé:

virgolette
Era l'essere umano più umano che esiste. Sa, io me lo sogno spesso. Nel 2013, quando mi sono operata la seconda volta per un cancro, mi ha detto: 'Anna, non avere paura, stai tranquilla.' Certo che me lo immagino. Sempre snello, alto, sveglio, sempre lui, Rino.
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