Per Rino Gaetano il 1978 è un anno importante. Pubblica uno dei suoi pezzi più simbolici e controversi e sarà così iconico da prendere il nome del suo quarto album: Nuntereggae più. Una canzone che vuole giocare su un dualismo: il ritmo prorompente del reggae che incalza ed esplode proprio in quegli anni, e un testo che, dietro la leggerezza solo apparente, batte il tempo su una critica piuttosto scomoda.
Riascoltiamolo qui:
Il titolo scelto da Rino Gaetano nasce da una frase romana modificata: "Nun te reggo più" (Gliela ripeteva sempre un suo amico, Bruno) che si mixa al già citato genere musicale, il reggae.
In circa cinque minuti di canzone, Rino Gaetano sforna denunce sociali critiche e coraggiose, tutte in un concentrato di musica leggera. Dentro il testo c'è un pezzo d'Italia importante che non rassicura affatto: politici corrotti, avvocati, cantautori, partiti, nomi e cognomi diretti di famiglie, imprenditori, gente di spettacolo. Ce n'è per tutti: da Agnelli a Costanzo.
Gaetano racconta con la sua canzone un Paese che si muove tra Democrazia Cristiana, il PCI, il PSI, tra i volti di Andreotti, Craxi, Pertini, i vari delitti di mafia, il crollo delle borse, un'Italia ipocrita che crede di star crescendo nella modernità, ma che poi cade sempre negli stessi circoli viziosi.
Ironico e sorridente, sul palco, quando la canta, Rino si sfoga, gioca con le parole e sembra quasi liberato, come tanti dei suoi ascoltatori che si immedesimano nel suo stato d'animo, posseduto da un grande groviglio di delusione.
Vuole dare così uno schiaffo ai falsi miti, il suo tono è disilluso e nel finale si capisce, perché dice che tanto, come sempre, il suo grido non sarà ascoltato, poiché succede sempre così. Quindi dichiara ancora, sui versi in coda del brano, che tanto vale chiudere tutto con un amaro sorriso. Forse sono più saggi quelli che cantano solo le canzoni d'amore, in quanto non fanno mai paura, non sono mai scomode e vanno bene a chiunque:
Ma il testo di Nuntereggae più di Rino Gaetano è famoso soprattutto perché lui fa i nomi delle persone famose che, con leggerezza spietata, vengono nominate per lanciare il messaggio. Ci sono volti dello spettacolo, della politica, dello sport e della moda.
Gli intoccabili, in un certo senso, vengono messi in fila, in un elenco veramente lungo.
I nomi dei protagonisti della canzone sono: Vincenzo Cazzaniga, Gianni, Umberto e Susanna Agnelli, tra le più potenti famiglie dell’imprenditoria italiana; Attilio Monti e Leopoldo Pirelli, altra fetta non indifferente dell'industria; Franco Causio, Marco Tardelli, Giuliano Musiello, Giancarlo Antognoni, Renato Zaccarelli, direttamente dal mondo del calcio; Gianni Brera, Enzo Bearzot, Carlos Monzón, Adriano Panatta e Gianni Rivera, idoli dello sport e penne di rilievo; Pompeo D’Ambrosio, Niki Lauda, Gustav Thöni, campioni e altri protagonisti del mondo degli affari; Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno, Paolo Villaggio, Raffaella Carrà, i rassicuranti volti che prevalgono nella TV italiana dell'epoca; Francesco Guccini, l'intellettuale cantautore che conosciamo tutti; e addirittura Sigmund Freud, per fare un riferimento alla psicologia e al sesso. Ci sono anche le maison di lusso e gli stilisti: Cartier, Pierre Cardin, Gucci.
Ecco la famosa intervista di Costanzo in cui è discusso proprio della canzone. (Successivamente, questa occasione ha fatto parlare anche per l'atteggiamento del conduttore nei confronti del cantante):
Video pubblicato su Youtube da Manux Network Channel.
Quando arriva il momento di registrare il brano, qualcuno capisce che forse bisogna ammorbidire il testo nei toni e fare a meno di alcuni nomi, mentre altri vengono cambiati. Per ovvi motivi, viene cancellato il nome di Aldo Moro dopo il suo assassinio, e si decide di scremare anche togliendo tra i citati: Lino Banfi, Indro Montanelli, Frank Sinatra, Michele Sindona e Camillo Crociani.
La canzone sarebbe dovuta andare a Sanremo 1978, ma tra interventi discografici e una serie di compromessi, Rino si convince a sostituirla con Gianna.
Nuntereggae più, nel frattempo, diventa popolare lo stesso, grazie alla sua iconica esibizione in accappatoio al Festivalbar di quello stesso anno, ecco il video:
Per chi invece, riascoltando, si è sempre chiesto di chi fosse la voce fuori campo di Nuntereggae più, non è di Lino Banfi, come credono alcuni. Non è nemmeno di Gianni Boncompagni. Appartiene al musicista Mauro Vicari.
Ecco la storia di altri significati dietro i brani più celebri di Rino Gaetano.