07 Jul, 2025 - 12:31

Chi sono i governatori più amati pronti a giocarsi tutto alle urne? Ecco chi potrebbe fare il colpaccio alle Regionali 2025

Chi sono i governatori più amati pronti a giocarsi tutto alle urne? Ecco chi potrebbe fare il colpaccio alle Regionali 2025

Il Governance Poll 2025, il tradizionale sondaggio realizzato da Noto per “Il Sole 24 ore” sul gradimento degli amministratori locali, ha svelato la classifica dei governatori e dei sindaci più amati d’Italia. 

Con le Elezioni regionali 2025 alle porte in regioni strategiche comeCampania, Veneto, Toscana, Puglia e Marche, il sondaggio del Sole 24 Ore non è solo una fotografia della popolarità degli amministratori locali, ma rappresenta un prezioso indicatore politico in vista del voto autunnale.

Tra i presidenti di Regione più apprezzati, infatti, ce ne sono alcuni pronti a giocarsi la riconferma alle urne nei prossimi mesi, come il governatore della Toscana, Eugenio Giani e quello delle Marche, Francesco Acquaroli. Paradossale la situazione della Lega, che pur dominando la classifica con Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, non potrà ricandidarli perché entrambi al secondo mandato. Tra clamorose conferme, sorprese e strategie politiche, la sfida per il voto del 2025 si fa sempre più intensa.

Vediamo chi sono i governatori più amati d’Italia e quali leader locali sono pronti a trasformare il gradimento in vittoria elettorale.

Governance Poll 2025, ecco la classifica dei sindaci e dei governatori più amati

Tra i sondaggi politici sul gradimento degli amministratori locali, il Governance Poll de “Il Sole 24 ore” è sicuramente tra i più attesi. Anche quest’anno la classifica è dominata dai governatori della Lega. Al primo posto c’è il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga (66,5%), seguito subito a ruota dal collega di partito del Veneto Luca Zaia (66%). A completare il podio, tutto di centrodestra, c’è il governatore di Forza Italia del Piemonte, Alberto Cirio (59%).

Il primo dei governatori di centrosinistra in classifica è il presidente della Toscana, Eugenio Giani del PD (58,5%), posizionatosi al quarto posto. Ci sono poi due governatori di centrodestra, Roberto Occhiuto (Calabria) e Renato Schifani (Sicilia). Settimo il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (54,5%), che tuttavia non potrà ricandidarsi per la regola del doppio mandato.

Tra i governatori delle regioni al voto in autunno c’è anche Francesco Acquaroli (FdI) per le Marche che si posiziona al dodicesimo posto (50,5%). Chiudono la classifica due governatori del centrodestra, Francesco Rocca (Lazio) e Francesco Roberti (Molise).

Elezioni Regionali 2025, ecco dove aspettarsi il colpaccio del centrosinistra

Sono sei le regioni italiane che andranno al voto tra settembre e dicembre 2025: Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Molise, Campania e Puglia. A parte la prima, dove non c’è l’elezione diretta del presidente di Regione, nelle altre cinque la corsa all’individuazione dei possibili candidati è accesissima. 

In Toscana il governatore uscente del PD, Eugenio Giani, è lanciatissimo verso il bis. Nonostante qualche malumore all’interno del Partito Democratico, la sua ricandidatura non dovrebbe essere in discussione. Giani è il quarto presidente di Regione più amato d’Italia, rispetto al giorno delle elezioni ha aumentato il suo consenso del 9,9% (solo il presidente della Sicilia, Renato Schifani ha fatto meglio di lui) e tutti i sondaggi lo danno favorito con quasi 20 punti di scarto sul possibile candidato del centrodestra, il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.

Già riconfermato, invece, il governatore delle Marche di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, che sarà il candidato unico del centrodestra e sfiderà il candidato unico del centrosinistra, Matteo Ricci. Acquaroli è solo dodicesimo nella classifica del Governance Poll e alcuni sondaggi lo darebbero in svantaggio rispetto al candidato unico del campo allargato.

In Campania, il governatore uscente del PD Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi pur essendo tra gli amministratori più amati del centrosinistra. La regola del doppio mandato, che vieta ai presidenti di Regioni di ricandidarsi dopo due mandati consecutivi, non gli consentirà di provare per la terza volta la corsa verso Palazzo Santa Lucia. Lo stesso vale per il governatore della Puglia, Michele Emiliano (PD), anche lui giunto alla fine del secondo mandato. Emiliano si è comunque posizionato al terzultimo posto nella classifica di gradimento.  

Classifica sindaci e governatori: il paradosso che manda in crisi la Lega 

I governatori più amati d’Italia sono della Lega, non potranno ricandidarsi perché entrambi bloccati dal vincolo del secondo mandato previsto dalla legge. Il primo a essere escluso dalla partita elettorale sarà il presidente del Veneto, Luca Zaia (secondo nel sondaggio di gradimento) che per precisione di mandati ne ha già fatti tre in virtù di un cavillo.

Niente da fare per il quarto mandato, il mancato accordo in maggioranza sulla modifica della legge ha messo fuori gioco Zaia, aprendo una serrata trattativa nel centrodestra per individuarne il successore. 
Per Massimiliano Fedriga, il più amato dagli italiani, c’è ancora tempo. Anche lui al secondo mandato, governerà fino al 2028 e poi dovrà passare la mano, a meno di una modifica legislativa che elimini il vincolo. 

Il risultato? Il partito che guida il gradimento rischia di perdere le sue punte di diamante proprio mentre si avvicinano le Regionali d’autunno, impossibilitato a capitalizzare l’ampio consenso alle urne. Un lusso che nessun partito vorrebbe permettersi in piena campagna elettorale.

Sintesi in tre punti dell’articolo:

  1. Governance Poll 2025: i più amati. Secondo il sondaggio di Noto per Il Sole 24 Ore, i governatori più apprezzati d’Italia sono Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 66,5%) e Luca Zaia (Veneto, 66%), entrambi della Lega, seguiti da Alberto Cirio (Piemonte, FI). Il primo presidente di centrosinistra è Eugenio Giani (Toscana, PD), quarto con il 58,5%.
  2. Elezioni Regionali 2025: sfide chiave. In autunno si voterà in sei regioni, tra cui Toscana, Campania, Marche e Puglia. Giani (PD) in Toscana appare favorito per un secondo mandato. Acquaroli (FdI) si ricandida nelle Marche ma potrebbe affrontare una sfida difficile. In Campania e Puglia, De Luca ed Emiliano (entrambi PD) non potranno ricandidarsi per il limite dei due mandati.
  3. Il paradosso Lega: i più amati fuori gioco. I due governatori con il più alto gradimento – Zaia e Fedriga – non potranno sfruttare il consenso alle urne a causa del limite di mandato. Zaia è escluso dalla corsa in Veneto, e anche Fedriga dovrà fermarsi al 2028. La Lega, pur dominando nei sondaggi, rischia così di perdere leadership locali chiave.
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